lunedì 24 aprile 2017

Il sistema del potere

Il Sistema, la Matrix, la Struttura, qualunque sia il nome che preferiate, sembra mantenere la propria forza qualsiasi cosa accada. I politici ed i governi cambiano, si susseguono le classi dirigenti, ma il sistema rimane perfettamente stabile. In molti casi, i politici sono solo delle marionette nelle mani di lobby, corporazioni e banchieri, ossia di chi detiene il vero potere e detta gli ordini del giorno (ad esempio Agenda 21, Agenda 2030, il Nuovo Ordine Mondiale) e finiscono poi nel dimenticatoio, non senza prima aver lasciato un eredità composta da leggi, norme e regolamenti che strangolano ulteriormente la nostra libertà. 
Vi siete mai chiesti perché nulla cambia realmente, nonostante l'alternanza al governo di fazioni, partiti e movimenti? Il motivo è che non importa per chi si vota, chi detta le regole del gioco ottiene sempre la vittoria. Sta diventando ampiamente noto che tutto è gestito dallo "Stato nascosto", non eletto da nessuno, una sorta di governo parallelo o Governo Ombra. Le elezioni servono solo a dare al popolo l'illusione della democrazia. 
Perché il sistema continua a perpetuarsi? Le ragioni si trovano dentro di noi, nella nostra psicologia. I nostri atteggiamenti mentali inconsci e le credenze che ci vengono inculcate danno forma al mondo. Per detronizzare il tiranno è necessario rimuoverlo prima dalla nostra mente. Abbiamo bisogno di iniziare a cambiare il modo di pensare se vogliamo veramente la transizione da una società basata sulla forza governativa monopolistica ad una basata sullo scambio volontario e libera associazione. 

I 3 motivi più importanti per cui il sistema mantiene la sua forza:

1) Il sistema viene rispettato in cambio di una ricompensa promessa

I metodi di sfruttamento dei lavoratori e i modelli finanziari, come l'intero sistema monetario e il signoraggio bancario, riescono a proteggersi astutamente cercando di attirare dalla propria parte le persone che mettono in discussione questi metodi. 
Per esempio, le persone che fanno parte di gerarchie rigide (come i militari) sono incoraggiati ad accettare disagi, privazioni e prevaricazioni quando si arruolano, perché sanno che presto avanzeranno di grado e potranno quindi godere dei benefici del sistema. 

Questa logica serve solo a giustificare la brutalità di alcuni atteggiamenti.
Un altro esempio è quello di alcune ricche scuole private, dove i dirigenti scolastici hanno istituito una struttura di “prefetti”. In pratica agli studenti selezionati sono dati più privilegi e potere rispetto agli altri compagni. Questo sistema è accettato perché la maggior parte degli studenti sono ingannevolmente portati a sperare che anche loro un giorno verranno selezionati e potranno esercitare il potere. In questo modo sono invogliati a mantenere lo status quo piuttosto che provare a cambiare l'ordinamento.
Il sistema è impostato per far sì che alcune persone arrivino ad avere più potere su altre, e illudere quest'ultime a credere che il sistema sia giusto, dicendo loro che se sono forti, intelligenti, belli e fortunati, saranno quelli selezionati a salire la gerarchia sociale che permetterà loro di avere potere sugli altri.
Coloro che accettano l'ordine prestabilito sanno tuttavia che si tratta di un'impossibilità matematica l'idea che tutti possano raggiungere il top. E' come l'utopia del capitalismo americano che affermava che il mondo non era diviso in ricchi e poveri, ma solo diviso in ricchi e “quelli che stanno per diventare ricchi”. Le persone sono portate ad accettare un regime ingiusto solo perché pensano che, un giorno, saliranno al di sopra di esso. Inoltre, anche se tutti avessero la possibilità di “arrivare al top”, non è giusto soffrire ed essere sfruttato solo perché un giorno sarai tu lo sfruttatore.
Questo è il classico ciclo vittima-carnefice dove la vittima di ieri diventa il carnefice di oggi.
L'illustre fisico di origini ebraiche Albert Einstein ha riconosciuto questo concetto quando ha scritto quanto segue a proposito della visita imminente di Menachim Begin (ex primo ministro israeliano, guerrafondaio e fondatore del Partito Likud) negli Stati Uniti nel 1948: “Tra i fenomeni politici più inquietanti del nostro tempo è l'emergere nello stato d'Israele, di recente creazione, del "Partito della Libertà" (Tnuat Haherut), un partito politico strettamente affine nella sua organizzazione, nei metodi, nella filosofia politica ai partiti nazisti e fascisti“. Albert Einstein, 4 Dicembre 1948. 

Mi viene in mente una citazione attribuita alla famiglia Rothschild, che riassume perfettamente il modo in cui hanno attuato il loro sistema monetario fraudolento (riserva frazionaria) grazie al quale sono diventati la famiglia più ricca del mondo:
I pochi che capiranno il sistema, o saranno così interessati dall'usarlo per il proprio interesse o saranno così dipendenti da suoi favori, che non ci sarà alcuna opposizione da quelli”.
Quindi, in altre parole, se tutti capiscono la natura di un regime sbagliato, questo non può continuare ad esistere; se invece solo una quantità relativamente piccola comprende la natura di un regime sbagliato, quelli possono essere "acquistati" (corrotti o ricattati) per diminuire la resistenza ad esso. 

2) La fiducia nelle autorità (L'Anello del Potere)

Il sistema può perpetuarsi solo se le persone sono d'accordo nel sostenerlo. 
I rappresentanti delle istituzioni dicono: “Continuate a sostenere l'apparato statale, soffrite per un breve periodo, ben presto arriverà una situazione migliore”. 
Le persone sono d'accordo con questa imposizione perché nel profondo della loro psiche hanno l'idea che qualcuno o qualcosa al di fuori di sé ha il diritto di governarli. In altre parole, essi nutrono una fiducia profonda nell'autorità. Il sistema si basa assolutamente e completamente sulla fiducia nell'autorità, un autorità che è simile all'Anello del Potere ne "Il Signore degli Anelli". Essi credono che sia necessario avere una classe dirigente, e quasi sempre, che a questa classe dirigente sia consentito avere privilegi, diritti e poteri (tra cui l'esenzione dalle normali leggi morali) che la gente comune non è autorizzata ad avere. Il noto anarchico Larken Rose spiega questo punto splendidamente in un discorso dal titolo “una cosa così piccola”, dove disegna un'analogia tra la fiducia cieca nell'autorità e l'Anello del Potere nella saga "Il Signore degli Anelli". 
Egli mette in evidenza come l'intera potenza del sistema, con tutte le sue armi, le leggi e i mezzi di sorveglianza, è imperniato sulla convinzione diffusa dei suoi sudditi che il governo ha il diritto di governare su di loro. Senza questa convinzione, il governo crollerebbe, perché nessuno eseguirebbe, rispetterebbe e obbedirebbe ai suoi decreti. 
Ciò che sembra così potente in realtà dipende da una (piccola) convinzione, una cosa così piccola, una convinzione che è in realtà una menzogna, poiché nessuno ha l'autorità per governarvi proprio come nessuno ha l'autorità per governare chiunque altro. 
Larken spiega di come l'Anello del Potere ha corrotto sempre chi l'ha posseduto. Questa è un'analogia brillante, evidentemente l'autore del romanzo, J.R.R. Tolkien, ha voluto esprimere che l'intero concetto dell'Anello del Potere (il diritto di governare) è fatalmente malvagio. 
Non importa che qualcuno fosse in buona fede, non importa se hanno pensato che avrebbero utilizzato l'Anello per il bene, una volta che ne sono entrati in contatto, sono diventati malvagi. L'anello ha un solo padrone, il male, incarnato da Sauron. Il buon mago Gandalf fu abbastanza saggio da riconoscere questo, e perciò ha rifiutato di prendere l'anello, perché sapeva che avrebbe potuto corromperlo. 
Persino gli umili hobbit (che non avevano l'ambizione di governare su nessuno), che sembravano gli unici a poter resistere al fascino dell'Anello, ne sono stati soggiogati (prima Bilbo e poi Frodo). Un altro aspetto sorprendente di questa analogia è che l'Anello poteva essere distrutto solo se portato nel luogo dove era stato forgiato. 
Forse questo sta a significare che dobbiamo scavare dentro di noi e “distruggere” i nostri falsi dogmi e le percezioni distorte circa l'autorità, la realtà e il mondo.


3) Dissonanza cognitiva

Si tratta di un principio morale comune che due torti non fanno una ragione, o per dirla in altro modo, che il fine non giustifica i mezzi. 
Molte persone dicono di credere in questo principio, ma affermano anche di credere nello statalismo (cioè l'autorità, in una classe dirigente e la legittimità del governo). 
V'è una contraddizione in questo, perché il governo agisce con la forza e rivendica il diritto morale di fare ciò che la gente comune non può moralmente fare. Il governo funziona regolarmente, costringendo le persone a fare alcune cose (cioè pagare le tasse), che è una forma di furto legalizzato, per fornire servizi e prestazioni per gli altri. Il furto può giustificare la generosità? Può il fine giustificare i mezzi? 
Questo è un esempio di dissonanza cognitiva, dove le persone hanno due visioni opposte simultaneamente che si contraddicono reciprocamente. Il sistema dipende dalla nostra dissonanza cognitiva Il filosofo Socrate era famoso per la sua capacità di suscitare opinioni opposte per  far uscire allo scoperto le contraddizioni  durante le discussioni. Alcune persone dell'èlite dell'epoca non hanno gradito che i giovani fossero istruiti tramite il metodo socratico, e il grande pensatore  venne perciò avvelenato. 
La verità è che, quando si guarda da vicino, l'autorità politica non regge ad un attento esame. Non c'è davvero niente che giustifichi la legittimità del governo, indipendentemente dal fatto che si tenti di utilizzare gli argomenti del contratto sociale, del consenso implicito, del consenso della maggioranza o del consequenzialismo . 
Nessuno di loro regge. La scomoda verità è che siamo nati in un ordine oligarchico in cui la classe dirigente è semplicemente la banda più forte o più furba che detiene il monopolio in merito all'uso della violenza in una determinata area geografica. 

In conclusione 

La fiducia nell'autorità è il fulcro su cui poggia il governo. Rimuovere questo significa rimuovere l'ultimo tentativo da parte del governo di rivendicare il proprio potere. Sappiamo già che è moralmente, razionalmente e logicamente impossibile dimostrare la legittimità di un governo. 
Eppure, senza un approfondito esame di una credenza, è facile ritrovarsi a percorrere un esistenza di dissonanze cognitive e contraddizioni irrisolte. 
La maggior parte delle persone non solo accettano di farsi comandare ma si comportano come tifosi di questa tirannia, vittime inconsapevoli della Sindrome di Stoccolma.
Credono nell'Anello del Potere, perché pensano che può essere utilizzato per il bene, o pensano che il loro leader o il loro partito possono, una volta andati al potere, cambiare il mondo nel modo che vogliono, anche se questo significa necessariamente consegnare poteri quasi divini ai politici. 
Il punto è che un rapporto coercitivo padrone-schiavo  è disfunzionale e co-dipendente . Non si può avere l'uno senza l'altro. Si tratta di una polarità energica. Modificare un polo significa trasformare (ed eliminare) l'intero rapporto. 
E' necessario svegliarsi per comprendere finalmente l'inutilità di sostenere questo sistema iniquo. Bisogna detronizzare il tiranno interno prima di detronizzare il tiranno esterno. 
L'anarchia non significa caos. L'anarchia significa organizzazione e cooperazione, senza coercizione, confidando che gli impulsi volontari dell'umanità ci condurranno a vivere in modo armonioso. E' fondamentale dimenticare l'indottrinamento e l'idea di avere governanti, per poi iniziare ad immaginare un mondo senza padroni e schiavi, in cui tutti sono uguali, e dove è richiesto a tutti di agire in modo responsabile e consapevole, in modo da ridurre ed eliminare la necessità della classe dirigente parassitaria.

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