giovedì 30 marzo 2017

Corpo, Anima e Spirito

Il concetto di anima ha sempre affascinato i grandi pensatori del passato. Religiosi e filosofi hanno elaborato e creato dottrine, come quella della reincarnazione e della rinascita. Nelle religioni rivelate invece, anima e corpo sono legate indissolubilmente al concetto di paradiso e vita eterna. Per gli ebrei la retribuzione era qualcosa da ricevere in vita, dopo la morte infatti il destino comune a tutti indistintamente uomini e animali era solo un limbo tenebroso, lo Sheol. Con l'avvento dell'ellenismo e delle speculazioni filosofiche un nuovo concetto entrava nel dibattito, corroborato in seguito dal pensiero cristiano. L'anima sopravviveva e riceveva premi o castighi in base alle opere compiute in vita. Il termine che i Greci usavano per anima era pneuma, ossia l'aria, il vento, il respiro. Questo concetto è simile al prana delle tradizioni orientali. L'altro termine usato dai Greci per indicare l'anima era psiche, e si riallaccia alla teoria secondo la quale l'anima è strettamente connessa alla nostra mente e alla coscienza. La psicologia studia i disagi dell'anima ed analizza quei processi che nascono nella mente e si somatizzano in squilibri organici. Anche per le antiche filosofie orientali l'anima era strettamente connessa al corpo. Per chi pratica meditazione questi concetti sono ben noti, in quanto lo stato meditativo è una connessione totale di anima e corpo, ed agendo su determinati punti del corpo "animico", per dirla con le parole di Steiner, è possibile modificare e ripristinare l'equilibrio fisico. La respirazione è il modo con cui il corpo si mette in contatto con l'anima. Le scuole esoteriche suddividono la struttura dell'uomo in vari livelli, questa concezione prende il nome di "anatomia occulta":

  • 1) corpo fisico
corpo sottile:
  • 2) corpo eterico (o vitale)
  • 3) corpo astrale (o emozionale)
  • 4) Io razionale (personalità umana)
corpo spirituale (o causale):
  • 5) Sé spirituale (coscienza superiore)
  • 6) Spirito vitale (individualità universale)
  • 7) Uomo-spirito (emanazione della divinità)
Nella prima Lettera ai Tessalonicesi, San Paolo dice: “Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo” (5, 23). In questo passo del nuovo testamento si afferma che l'uomo è composto di tre parti. Nella prima Lettera di San Paolo agli Ebrei invece si legge: "Infatti la Parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque spada a doppio taglio e penetrante fino a dividere l'anima dallo spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i pensieri del cuore" (4, 12). Lo spirito qui menzionato è diverso dallo Spirito Santo della trinità cristiana, che può essere inteso come un energia universale. Ma spirito ed anima sono presenti in ognuno? Alcuni studiosi come Malanga hanno ipotizzato che ci sono persone prive di anima. E non possedendo un anima anche la coscienza e la consapevolezza sono pressoché inesistenti. Se questa teoria ardita può dar luogo a pericolosi sentimenti di superiorità morale potrebbe però spiegare alcune nefandezze compiute da alcuni esponenti del genere umano. Per Malanga l'universo si divide in due parti: una è reale ed immutabile, la coscienza, l'altra è una parte virtuale e modificabile.
Anima, Spirito e Mente sono le tre realtà distinte che Malanga ha cercato definire nelle sue ricerche (Il corpo è legato a Spazio, Tempo ed Energia Potenziale, ma non ha la Coscienza): 

  • l’Anima ha Coscienza, Energia Potenziale e Spazio ma non ha il Tempo
  • lo Spirito ha Tempo, Energia Potenziale e Coscienza, ma non lo Spazio
  • la Mente, infine, possiede Spazio, Tempo e Coscienza ma non Energia Potenziale
Secondo Malanga la consapevolezza è la misura della coscienza. Anima  spirito e mente hanno una propria differente coscienza, non commutabile tra loro, non sovrapponibile e che non interagisce con le altre parti.
Non è chiaro quando l'anima entri in un corpo. Per alcuni al momento del concepimento, per altri alla nascita, per altri ancora si sviluppa nel corso della vita e per taluni, come gli atei, mai. "E' lo spirito che vivifica" (Giovanni 6,63). Qui lo spirito sembra essere un qualcosa che non è sempre presente nell'uomo, ma un energia potenziale da far crescere coltivando le virtù. "Lo stesso Spirito attesta al nostro spirito che siamo figli di Dio" (Romani 8,16). Dove "Spirito" è prima inteso come l'energia cosmica dell'Uno da cui tutto deriva e poi come spirito presente negli uomini in quanto sua emanazione. Ciò si evince anche dalla prima Lettera di Paolo ai Corinzi: "Non sapete voi che siete il tempio di Dio, e che lo Spirito di Dio abita in voi?" (I Corinzi 3,16). Secondo il secondo racconto della creazione biblica l'essere umano è stato reso a "Dio, il  Signore formò l'uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale e l'uomo divenne un'anima vivente" (Gen 2,7) Ma il termine spirito può avere un significato molto più materialistico. Studiosi come Sitchin e recentemente Biglino e Buffa analizzando i testi sumeri e la Bibbia hanno sviluppato la teoria della manipolazione genetica. L'evoluzione umana è stata accelerata da un intervento genetico sul DNA da parte di visitatori extraterrestri tecnologicamente avanzati. In un certo senso termini "astratti come anima e spirito" sono ascrivibili al DNA. Così quella parte di "spirito divino" che possediamo non sarebbe altro che la parte di DNA che condividiamo con alieni un tempo venerati come Dei. Non sappiamo se questi presunti alieni posseggano qualcosa che somigli ad un anima. I racconti degli addotti testimoniano che molti di questi esseri cosmici sono interessati alla nostra struttura animica in quanto loro ne sono sprovvisti. L'anima sarebbe un ponte che permetterebbe l'interazione tra corpo e spirito. Ossia tra la materia e l'energia cosmica derivante dall'Uno.
La Teosofia di H. Blavatsky ipotizza che l'evoluzione umana ha attraversato fasi che contraddicono le teologie comuni. Ne "le stanze di Dzyan", nella parte dedicata all'antropogenesi, vengono elencate varie razze e sottorazze comparse e scomparse prima della nascita dell'uomo attuale. Ed ogni ancestrale razza possedeva caratteristiche eteriche e fisiche diversificate.  Il Poimandres (il Pimandro), opera del misterioso maestro di saggezza Ermete Trismegisto, invece espone la dottrina secondo la quale l'uomo nasce come essenza eterica, senza un corpo fisico vero e proprio, i corpi erano formati di fuoco e aria. Il Pentacolo esoterico espone i 5 elementi di cui è composto l'uomo: aria, fuoco, acqua, terra e spirito.
La mia personale chiave interpretativa è la seguente:

  • terra = corpo
  • aria = anima
  • acqua  = mente
  • fuoco = coscienza 
  • spirito = energia universale
L'elemento terra è legato a tutto ciò che è materiale e al corpo fisico. Aria invece corrisponde all'anima (come il pneuma dei greci e l'alito vitale della Genesi), di cui sono pervase tutte le cose emanate dall'Uno. L'acqua e la mente sono simili, entrambi assumono una determinata forma in base al contenitore che le ospita, inoltre essendo "fluide" sono destinate al cambiamento e trasformazione. Il fuoco è la consapevolezza, la coscienza che si accende con l'atto di volontà e le pratiche esoteriche, è il fuoco alchemico, il "solve et coagula" del Baphomet.  Lo spirito infine è l'energia universale (lo Spirito Santo dei Vangeli) che scende e si manifesta nell'uomo, quando si raggiunge uno stato trascendentale superiore.

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