sabato 15 aprile 2017

Il mondo virtuale

Il nostro universo potrebbe essere una simulazione per computer come nel film The Matrix. Ogni rapporto, ogni sentimento, ogni ricordo potrebbe essere stato generato dalle banche dati di computer. Tutto ciò che avete sempre fatto o farete potrebbe semplicemente essere il prodotto di un codice di calcolo altamente avanzato.
Questa è la teoria terrificante proposta dal filosofo britannico Nick Bostrom.
L'ipotesi scioccante è stata scritta quattro anni dopo che Andrea e Lana Wachowski hanno scritto e diretto The Matrix, un film ambientato in un futuro dispotico in cui gli esseri umani sono soggiogati da una realtà simulata.
Nel suo articolo, il dottor Bostrom ha suggerito che una razza umana o aliena estremamente evoluta potrebbe aver creato la nostra prigione digitale.
Questi esseri superiori potrebbero vivere nel futuro ed utilizzare la realtà virtuale per simulare un momento del passato o ricreare le condizioni di vita dei loro lontani antenati.
Può sembrare folle eppure la NASA pensa che il Dr Bostrom potrebbe avere ragione.
Rich Terrile, direttore del centro per il calcolo evolutivo e disegno automatizzato presso il Jet Propulsion Laboratory della NASA, ha parlato sull'argomento della simulazione digitale:
“In questo momento il più veloce supercomputer della NASA viaggia a circa il doppio della velocità del cervello umano”, ha detto lo scienziato della NASA.
“Se si fa un semplice calcolo utilizzando la Legge di Moore (che sostiene che i computer raddoppiano di potenza ogni due anni), vi accorgerete che questi supercomputer, nell'arco temporale di un decennio, avranno la possibilità di calcolare la vita intera di uomo di 80 anni, compreso ogni suo pensiero concepito durante la sua vita, nel giro di un mese.
Ha poi aggiunto: “Nella meccanica quantistica, le particelle non hanno uno stato definito. Molti teorici hanno speso un sacco di tempo a cercare di capire come si spiega questo. Una spiegazione è che stiamo vivendo all'interno di una simulazione, e vediamo ciò che abbiamo bisogno di vedere quando ne abbiamo bisogno“.
L'idea che il nostro Universo è una finzione generata dal codice di calcolo risolve una serie di incongruenze e misteri del cosmo.
Il fisico Enrico Fermi notò queste discrepanze. Il paradosso di Fermi, proposto dal fisico nel 1960, mette in evidenza la contraddizione tra l'elevata probabilità apparente di civiltà extraterrestri all'interno del nostro universo in continua espansione e la mancanza di contatti con questi esseri, o la mancanza di prove di queste civiltà aliene.
Potrebbe semplicemente essere che la Terra e l'umanità siano veramente il centro dell'universo. Un altro mistero spiegato dalla teoria del dottor Bostrom è il ruolo della materia oscura.
Il cosmologo teorico Michael Turner ha definito questa materia ipotetica “il mistero più profondo in tutta la scienza”.
L'esistenza della materia oscura è una delle ipotesi utilizzate per spiegare una serie di anomalie nel modello standard.
Il modello standard della fisica delle particelle ci dice che ci sono 17 particelle fondamentali che compongono la materia atomica.
Gli scienziati sperano di dimostrare l'esistenza della materia oscura all'interno dell'acceleratore del CERN di Ginevra.
Il bosone di Higgs, che è stato teorizzato dagli scienziati nel corso del 1960, è un obiettivo fondamentale della loro ricerca. Nel 2012 gli scienziati del CERN hanno osservato ciò che si crede sia la fantomatica “particella di Dio”.
Ma il modello standard non è ancora in grado di spiegare una serie di proprietà sconcertanti dell'universo, tra cui il fatto che l'universo si sta espandendo ad una velocità sempre crescente.
Si ipotizza che la materia oscura sia la struttura che lega insieme tutta la materia visibile.
Qualora esistesse non spiegherebbe però il motivo per cui le galassie ruotano alla velocità attualmente misurata. Questo è qualcosa che rimane ancora inspiegabile se ci basiamo su ciò che possiamo osservare.
Il modello standard poi non è ancora in possesso di una spiegazione per la forza di gravità.
L'esistenza non ancora provata della materia oscura potrebbe essere spiegata da un universo virtuale.
Ma non tutti sono convinti dell'esistenza di una "Matrix" per spiegare la realtà e le leggi del cosmo.
Il professor Peter Millican, che insegna filosofia e scienze informatiche all'Università di Oxford, pensa che la spiegazione della realtà virtuale è fallace:
“La teoria sembra essere basata sul presupposto che "super-menti" avrebbero fatto le cose più o meno allo stesso modo in cui le avremmo fatte noi”, ha detto.
“Se ipotizziamo che questo mondo è una simulazione, allora perché crediamo che le super-menti che si trovano al di fuori della simulazione hanno gli stessi tipi di pensieri e usano gli stessi metodi che usiamo noi? Alcuni teorici hanno supposto che la struttura finale di un mondo reale non può che essere una griglia, e anche che le super-menti avrebbero dovuto implementare un mondo virtuale utilizzando griglie. Non possiamo concludere che una struttura a griglia è la prova di una realtà fittizia solo perché i nostri modi di attuazione di una realtà virtuale implicano una griglia”.
Il professor Millican tuttavia crede che valga la pena indagare su queste ipotesi:
“E' un'idea interessante, ed è giusto a volte avere alcune idee folli”, ha detto al Telegraph.
“Non si possono censurare le idee a seconda che sembrano coerenti coi modelli standard o meno, perché spesso nuovi importanti progressi scientifici provengono da idee che inizialmente sembrano folli. A volte le buone idee possono provenire dal pensare fuori dagli schemi. Questa teoria della matrice e del mondo virtuale somiglia un po ad alcune idee di Cartesio e di Berkeley, elaborate centinaia di anni fa". 

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