venerdì 27 gennaio 2017

Ricatto morale, senso di colpa e debito

L'abbiamo provata tutti quella sensazione di sentirsi soffocare dai doveri e obblighi, costretti a vivere una vita che non sentiamo nostra. Proviamo a pensare a quante cose facciamo nell'arco di una giornata solo perché lo vogliamo o soprattutto perché siamo vittima di ricatti morali, sensi di colpa o ci sentiamo in debito verso qualcuno. In quante occasioni proviamo quella sensazione di aver deluso il prossimo o noi stessi, di aver sbagliato, di aver commesso una cattiva azione oppure ci sentiamo frustrati per aver mancato un obiettivo. Viviamo in una società basata sul ricatto morale, sul senso di colpa e sul debito. E ciò si manifesta in tutte le relazioni interpersonali. Da quando veniamo al mondo è tutto un susseguirsi di imposizioni, ordini, dogmi, regole, leggi, spesso illogiche a cui dobbiamo attenerci per non incorrere in rimproveri, punizioni, esclusioni, insulti e processi. Renderti conforme alla massa, questo è il vero obiettivo di quel mostro chiamato civiltà. Una volta uniformato al sistema nasci→lavora→produci→consuma→muori, per chi detiene il potere non sei più un problema. Diventi prevedibile e gestibile.

Famiglia

La famiglia nell'immaginario collettivo rappresenta il focolare dove dovresti essere al riparo dalle brutture della società, ma in realtà diviene spesso una gabbia dorata. I tuoi genitori ti trasmettono i loro valori ai quali devi attenerti altrimenti diventi la pecora nera della famiglia. Ti hanno dato la vita, ti hanno cresciuto e  hanno grandi aspettative su di te, non puoi deluderli. Nelle scelte di vita devi tener conto del loro giudizio e opinione. Il senso di colpa è sempre in agguato, ci sentiamo in debito perenne con la nostra famiglia.

Scuola/Lavoro

La scuola svolge un ruolo cruciale per l'indottrinamento comportamentale. La mente è facilmente plasmabile nell'età scolastica. Stare seduto e sotto controllo per più di 5 ore ti abitua a quel che farai per il resto della tua vita, lavorare. Andare a scuola anche se non hai voglia (lavorare per vivere),  rispettare e obbedire a professori e presidi (superiori e datore di lavoro). Se seguirai queste regole e studierai in cambio riceverai un buon voto (stipendio). A scuola ti costringono ad imparare un infinità di nozioni, la maggior parte delle quali non ti serviranno a niente nel corso della vita. La cosa basilare che si dovrebbe insegnare è pensare con la propria testa e vivere con consapevolezza.

Società

Ma perché pensare se la società di oggi ti offre pensieri già elaborati da altri. Ogni trasmissione televisiva trabocca di opinionisti buoni per tutte le stagioni. Sono quasi sempre gli stessi, hanno un opinione su tutto, dal terrorismo al gossip, dal calcio ai casi di cronaca nera. E i Social Network sono diventati la fiera delle banalità e superficialità, dove ognuno può esprimere la propria mediocrità.
Per ottenere approvazione sociale devi comportarti in una certa maniera, devi seguire regole, vestirti in un certo modo, avere un cospicuo conto in banca. Prova a vivere in modo diverso e alternativo e ti etichetteranno come matto. Se pensi con la tua testa divieni un eversivo e vieni osteggiato in tutti i modi. Dapprima ti deridono, poi ti insultano e infine ti isolano. E stare soli non è per tutti, bisogna avere una grande forza d'animo per non tornare a bussare alle porte della vacuità.

Partner

Per fortuna c'è l'amore, diremmo noi. E invece anche nella relazione di coppia non è raro sentirsi frustrati e incompresi. Purtroppo a volte viviamo rapporti dove l'amore è svanito, relazioni che non ci rendono felici, ma che non abbiamo il coraggio di troncare per quel maledetto senso di colpa, e così andiamo avanti per inerzia, tra litigi e incomprensioni. E anche nei casi in cui l'amore è autentico, a volte sentiamo di non riuscire a dare ciò che vorremmo e a non ripagare le sue aspettative. Il rispetto reciproco, il dialogo, la comprensione, prendersi degli spazi per sé, sono la chiave di un buon rapporto di coppia.

Amici

Non resta quindi che rifugiarsi nelle amicizie. Ma anche qui i rapporti non sono sempre sinceri. Spesso le amicizie si basano sulla convenienza. Ricorda che quando qualcuno ti dice che sei cambiato è solo perché non ha più nessun vantaggio dal tuo nuovo modo di comportarti. 

Militari/Forze dell'ordine/Magistratura

Ci sarebbe da ridere osservando l'ottusità di certe leggi e di certi atteggiamenti fascisti che rasentano il ridicolo se solo queste categorie sociali non avessero il potere di rovinarti la vita, privarti della libertà e ucciderti. Trasgredire ad un ordine per chi indossa una divisa è reato, anche se il comando è sbagliato e va contro il buon senso. Al militare viene insegnato a non pensare, ad agire eseguendo ordini e rispettare gerarchie ben precise. Il soldato non si chiede perché deve uccidere una persona che non ha mai visto in vita sua e verso cui personalmente non prova odio. Lo fa e basta, come un automa. E questo atto è più insensato di un omicidio premeditato perché non connesso ad una motivazione seppur futile se non quella di una cieca obbedienza. Se torni vivo dal fronte sei accolto come un eroe solo per il fatto di aver commesso una serie di omicidi. Invece se ti rifiuti di combattere una guerra che non ritieni giusta sei un traditore della patria, e rischi di finire davanti alla corte marziale. Per ricattarti moralmente usano parole tronfie come patria, onore, senso dello stato. La paura della privazione della libertà è un ottimo deterrente per tenerti sotto controllo.

Religione

Tutte le religioni abramitiche (Ebraismo, Cattolicesimo, Islam) sono fautrici di sensi di colpa, e fondano la loro esistenza sul ricatto morale. Ma cos'è il peccato? Trasgredire ad una lista di comandamenti e leggi rivelate ai profeti direttamente da Dio. I sacerdoti cattolici ci raccontano che nasciamo in conseguenza di un atto sessuale che la chiesa considera impuro, e con un "peccato originale" che grava su di noi. Quindi nasciamo già debitori, ricattabili e con sensi di colpa. Questa macchia può essere lavata via con riti, penitenze e con la fede. Ma leggendo con attenzione la bibbia scopriamo che del peccato originale non c'è traccia. E' un invenzione ad opera di Sant'Agostino nel IV sec. d.C. che basa la sua teoria su alcune lettere di S. Paolo. La chiesa ha costruito la propria forza sul ricatto morale, rendendosi l'unica via per evitare l'inferno. Una forza basata sulla paura del castigo.

Stato/Politica/Economia

Lo stato sembra essere fatto per rendere più complicata la vita delle persone invece di semplificarla. Devi essere un bravo cittadino, giurare fedeltà alla nazione, onorare la costituzione e pagare tasse assurde per servizi pubblici scadenti. Ti fanno pagare anche per cose già tue, come tv, case e automobili.
Ogni tanto ti regalano l'illusione della democrazia chiamandoti a votare politici inetti o corrotti.
La moneta dovrebbe essere di proprietà dei cittadini perché siamo noi che col nostro lavoro produciamo ricchezza e invece è di proprietà delle banche. Esse producono solo algoritmi e pezzi di carta a cui noi accettiamo per convenzione di dare valore. Guardate bene le banconote in corso, c'è la firma del presidente di turno della BCE (Mario Draghi). E' una proprietà di quella banca. La moneta ci viene prestata e noi paghiamo gli interessi su quel prestito. Dovrebbe invece esserci scritto proprietà dello Stato Italiano, ossia dei cittadini. Ci convincono che ognuno di noi è portatore di debito che sommato tra tutti i cittadini forma il debito pubblico. Questo è contratto dallo stato per comprare la moneta. Sembra una follia ma è proprio così. Con l'euro abbiamo perso la nostra sovranità monetaria e non siamo più liberi di fare debito per far crescere il paese, perché non abbiamo una banca nazionale come garanzia di ultima istanza. Da quando la moneta è stata sganciata dall'oro ha perso il suo valore intrinseco. Nessuno stato potrebbe ripagare i propri debiti perché quei soldi esistono solo nei server dei computer. La moneta a debito è l'arma per ricattarci e renderci per sempre debitori dello stato.



Riflessioni Finali

Il vero peccato è agire senza consapevolezza, vivere senza capire, lasciarsi travolgere dalle emozioni negative senza reagire. Il senso di colpa dovremmo provarlo verso noi stessi ogni volta che ci rendiamo conto di vivere una vita che non fa per noi. E il debito lo abbiamo verso di noi, ogni volta che ci priviamo di qualcosa che desideriamo per mancanza di coraggio e di audacia.

Dobbiamo difenderci da chi usa il nostro senso di colpa come arma per ottenere qualcosa. Da chi ci ricatta moralmente per farci fare qualcosa che non vogliamo. Impariamo a dire di NO e a coltivare un po di sano egoismo. Lavoriamo per vivere e non viviamo per lavorare. Prendiamoci del tempo da dedicare solo ed esclusivamente a noi stessi. Il tempo è prezioso, non sperperiamolo con persone e cose inutili e dannose. Ed aiutiamo chi davvero sentiamo di voler (e non dover) aiutare. Impariamo a bastarci, se non chiedi nulla non avrai debiti con nessuno. Non per isolarci ma per essere indipendenti. Meglio risparmiare ed investire che contrarre debiti. Meglio imparare a fare qualcosa da sé che dover stare sempre a chiedere aiuto. Impariamo a star soli per poter scegliere con chi stare invece di accontentarci della mediocrità.

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