mercoledì 25 gennaio 2017

Pianeta X e Apocalisse

Nibiru, Kachina, Nemesis, sono alcuni nomi dell'astro che secondo molte profezie porterà all'apocalisse. Non è una novità che la distruzione giunga dallo spazio. Le catastrofi planetarie avvengono con ritmi ciclici in tutto l'universo anche se in un arco di tempo di milioni di anni. Fu probabilmente un asteroide a mettere fine al dominio dei grandi rettili nel Cretaceo.
Ai nostri giorni una minaccia spaventosa sembrerebbe incombere sul genere umano. Il quale ha già rasentato più volte la totale estinzione. Sconvolgimenti climatici, veri e propri cataclismi su scala planetaria in passato hanno cancellato civiltà, trasformato continenti, modificato in maniera repentina il clima e lasciato in vita solo pochi superstiti dei nostri progenitori. Anche civiltà mitiche come Atlantide, Mu o Lemuria, sono state spazzate via da eventi naturali (per Atlantide causati dall'uso indiscriminato di energie naturali ed elettromagnetiche). Le antiche culture come i Maya, Aztechi e Inca parlano di distruzioni cicliche, causate dal fuoco (eruzioni vulcaniche e pioggia di meteoriti), dall'acqua (maremoti e inondazioni), dal vento (fortissimi uragani) e dal freddo (glaciazioni), spostamenti dell'asse terrestre, inversione dei poli magnetici, indebolimento del campo magnetico e radiazioni solari dannose per il Dna. Di queste distruzioni cicliche ne parlano anche lo storico greco Erodoto e l'astronomo babilonese Beroso. 
L'ultimo sconvolgimento in ordine temporale è stato il Diluvio. Il suo racconto è presente con sfumature diverse in tutte le civiltà del passato. Di questo diluvio le tavolette sumere ci dicono che fu causato dallo scivolamento della calotta antartica che provocò onde di marea altissime. Tutto ciò fu scatenato dal passaggio ravvicinato di Nibiru. Il pianeta perturbatore, il distruttore. Ma anche terra di origine degli "Dei" Anunnaki.

Nibiru

La teoria su Nibiru è frutto del compianto professor Zecharia Sitchin, che ha dato la sua interpretazione delle tavolette sumere. Nibiru, un pianeta con un orbita molto ellittica, con moto retrogrado, ha un periodo di rivoluzione corrispondente a 3600 anni terrestri, definito Shar. Ogni volta che entra nel sistema solare è portatore di eventi catastrofici. 4,5 miliardi di anni fa questo pianeta errante fu catturato nel sistema solare dai pianeti più esterni. La Terra non esisteva. Esisteva Tiamat, un pianeta totalmente coperto di acqua, accompagnato da Kingu, il suo satellite. Nel poema epico babilonese Enuma Elish è descritto lo scontro tra Tiamat e Kingu da una parte  e Nibiru (chiamato Marduk) e le sue Lune dall'altra. Tiamat fu spaccata a metà, una parte diventò la Terra e fu scaraventata nell'attuale porzione di cielo in compagnia di Kingu (Luna), l'altra metà completamente disintegrata diede origine alla fascia degli asteroidi. Sia su Nibiru che sulla Terra si è poi sviluppata la vita in modo simile come se nello scontro le molecole organiche si siano mescolate. Questi esseri abitanti di Nibiru sono arrivati sulla Terra 450.000 anni fa per cercare l'oro, di cui il nostro pianeta è abbondante, da usare per proteggere l'atmosfera di Nibiru. Qui hanno usato la loro tecnologia per manipolare il Dna degli ominidi dando vita all'Homo Sapiens Sapiens per aiutarli nei lavori manuali. Questa la teoria di Sitchin molto sintetizzata. 

Per approfondimenti  http://www.sitchin.com/

Ad ogni suo passaggio Nibiru rappresentava sempre un pericolo mortale  per gli sconvolgimenti che causava. Nella Bibbia Kolbrin, un antico manoscritto la cui storia è avvolta nel mistero si fa un velato riferimento ad un corpo celeste portatore di distruzione. Questo testo si dice sia stato scritto da sacerdoti egizi e druidi celtici. Comprende la narrazione di eventi passati, come la creazione, il diluvio e profezie sul futuro. In particolare parla di un "Distruttore" che apparirà quando i moti celesti saranno sovvertiti e una gran luce rossa farà capolino in cielo. Seguono poi le solite descrizioni di distruzione e cataclismi vari. E' interessante notare la presenza di riferimenti a Nibiru o ad astro simile nella Bibbia canonica:

Abacuc 3,3-4
3Dio viene da Teman, il Santo dal monte Paràn.
La sua maestà ricopre i cieli,
delle sue lodi è piena la terra.
4Il suo splendore è come la luce,
bagliori di folgore escono dalle sue mani:
là si cela la sua potenza.

Teman era una regione a sud di Israele, situata nell'odierna Arabia Saudita, una zona desertica. Perché Dio dovrebbe arrivare da quella zona? Aveva lì la sua dimora? Proprio in una terra inospitale? Teman era un termine rappresentativo del sud, quindi Dio arriva da sud. Ma perché proprio da sud? Nibiru secondo le descrizioni sumere era visibile guardando verso la porzione meridionale del cielo. Spuntava all'orizzonte da sud  E come sempre il suo arrivo è accompagnato dai soliti fenomeni atmosferici e tellurici.

Salmo 17,8
8Custodiscimi come pupilla degli occhi,
proteggimi all'ombra delle tue ali

Salmo 57,2
2Pietà di me, pietà di me, o Dio,
in te mi rifugio;
mi rifugio all'ombra delle tue ali

Nibiru era spesso raffigurato come un globo alato.




                                         
Malachia 3,2
2Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del
fonditore e come la lisciva dei lavandai.

Descrive un corpo celeste capace di emanare luce e calore, proprio come Nibiru.



Giobbe 22,12-14
12 Ma Dio non è nell'alto dei cieli?
Guarda il vertice delle stelle: quanto sono alte!
13E tu dici: "Che cosa sa Dio?
Può giudicare attraverso la caligine?
14Le nubi gli fanno velo e non vede
e sulla volta dei cieli passeggia".

Salmo 19,6-7
6Là pose una tenda per il sole
che esce come sposo dalla stanza nuziale,
esulta come prode che percorre la via.
7Egli sorge da un estremo del cielo
e la sua corsa raggiunge l'altro estremo:
nulla si sottrae al suo calore.

Isaia 40,22
22Egli siede sopra la volta del mondo,
da dove gli abitanti sembrano cavallette.
Egli stende il cielo come un velo,
lo spiega come una tenda dove abitare;


L'enorme orbita di Nibiru si estende nello spazio aperto.



Isaia 24,19-23
19A pezzi andrà la terra,
in frantumi si ridurrà la terra,
crollando crollerà la terra.
20Certo, barcollerà la terra come un ubriaco,
vacillerà come una tenda;
peserà su di essa la sua iniquità,
cadrà e non si rialzerà.
21In quel giorno il Signore punirà
in alto l'esercito di lassù
e qui in terra i re della terra.
22Saranno radunati e imprigionati in una fossa,
saranno rinchiusi in un carcere
e dopo lungo tempo saranno puniti.
23Arrossirà la luna,
impallidirà il sole,



Baruc 3,24-26
24Israele, quanto è grande la casa di Dio,
quanto è vasto il luogo del suo dominio!
25È grande e non ha fine,
è alto e non ha misura!
26Là nacquero i famosi giganti dei tempi antichi,
alti di statura, esperti nella guerra;

Giobbe 9,5-9
5Sposta le montagne e non lo sanno,
egli nella sua ira le sconvolge.
6Scuote la terra dal suo posto
e le sue colonne tremano.
7Comanda al sole ed esso non sorge
e alle stelle pone il suo sigillo.
8Egli da solo stende i cieli
e cammina sulle onde del mare.
9Crea l'Orsa e l'Orione,
le Pleiadi e i penetrali del cielo australe.



Kachina

La tribù americana degli Hopi profetizza di una stella blu chiamata Kachina (il colore ricorda la cometa Ison visibile nel 2015) che apparirà in cielo poco tempo prima della stella rossa Kachina, il purificatore. Questa profezia molto antica tramandata oralmente tra gli sciamani Hopi sembra riferirsi alla comparsa di un secondo sole, che porterà mutamenti nella rotazione terrestre e l'inversione dei poli magnetici.



Nemesis

Definita la compagna del sole, è una ipotetica stella nana bruna o nana rossa, situata oltre la nuba di Oort. Da alcuni studiosi è reputata l'artefice delle distruzioni cicliche ed estinzioni di massa degli ultimi 250 milioni di anni.Distante circa 1-1,5 anni luce da noi. Col suo avvicinamento ciclico porterebbe con se sciami di comete.



Il drago rosso

Nell'apocalisse di Giovanni si fa riferimento all'arrivo di Satana chiamato drago rosso. Che secondo alcune interpretazioni dovrebbe apparire durante la congiunzione astronomica del 23 settembre 2017.

Apocalisse 12,1-7
1Nel cielo apparve poi un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul
suo capo una corona di dodici stelle. 2Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto. 3Allora
apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette
diademi;
4la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si
pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato. 5Essa partorì un
figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro, e il figlio fu subito rapito verso
Dio e verso il suo trono. 6La donna invece fuggì nel deserto, ove Dio le aveva preparato un rifugio perché
vi fosse nutrita per milleduecentosessanta giorni.
7Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago
combatteva insieme con i suoi angeli, 8ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. 9Il
grande drago, il serpente antico, colui che chiamiamo il diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu
precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli.

La donna incinta è il pianeta Venere (le cui anomalie atmosferiche stanno iniziando a manifestarsi), un  eclissi di sole accompagnerà questa congiunzione astrale. Le dodici stelle rappresentan la costellazione del Leone. Allora arriverà Nibiru accompagnato da altri pianetini o satelliti, oppure giungerà Nemesis la stella rossastra di cui Nibiru è solo un pianeta orbitante. Questo astro trascinerà con sé comete e asteroidi verso la Terra. Eserciterà un'attrazione gravitazionale su Venere tanto che il suo equatore sarà più gonfio (incinta), e dopo un cataclisma da Venere si staccherà (nascerà) un nuovo pianeta di dimensioni minuscole ma con una forza d'attrazione notevole (composto da una parte del nucleo di Venere, ferro, nichel e altri materiali pesanti). Si dirigerà verso "Dio" (Nibiru) e diventerà un suo satellite esercitando la sua immensa forza di attrazione anche su altri pianeti del sistema solare. Venere invece vagherà nello spazio. A questo punto Nemesis farà sentire i suoi effetti sulla Terra. La battaglia planetaria avverrà come una specie di tiro alla fune gravitazionale tra i vari pianeti. Questa è solo una chiave interpretativa, prettamente astronomica. Ci sono altre chiavi di lettura ermeneutiche di queste profezia. C'è quella esegetica, semiologica e semantica.  E poi questa determinata congiunzione astronomica può essersi già verificata. L'apocalisse è una profezia che doveva compiersi nel passato. Nei vangeli Gesù stesso afferma che sarebbe tornato presto, e anche San Paolo nei suoi primi scritti dice che la parusia era imminente, per poi cambiare la prospettiva escatologica quando la promessa era stata disillusa. 
Un altra conferma che l'Apocalisse era un messaggio per i suoi contemporanei è dato dal numero della bestia, il 666, un numero in codice per indicare Nerone, come anche si accenna alla dissoluzione e caduta di Babilonia per riferirsi a Roma. 
Gli ebrei come anche altri popoli conoscevano la storia di Nemesi o Nibiru, sapevano che lassù risiede "Dio" e che in passato era apparso. Sapevano che sarebbe tornato. Ma da dove gli ebrei hanno avuto notizie di questo pianeta? Potrebbero essere stati testimoni del passaggio di Nibiru. Esserne venuti a conoscenza per contatto diretto con gli esseri di questo pianeta, oppure dai popoli confinanti con Israele. O ancora durante il periodo di schiavitù in Egitto o la deportazione a Babilonia. Per i popoli antichi l'esistenza di questo astro era una verità assodata. 
Gli ebrei assoggettati al volere di Roma vivevano nell'attesa messianica di un salvatore e del loro riscatto. Alcuni di loro esaltati dalla figura di Gesù e dalle sue parole sentivano che il ritorno di Dio era vicino, che la loro vittoria era imminente, influenzati anche dagli scritti esseni sulla battaglia finale dei figli della luce contro quelli dell'oscurità. Oppressi dalla tirannia romana e dalle persecuzioni delle prime comunità dei seguaci di Cristo. L'autore dell'Apocalisse potrebbe aver preso spunto anche dal libro del patriarca biblico Enoch, un apocrifo dell'antico testamento, in cui si descriveva la caduta degli angeli ribelli e la loro battaglia contro gli angeli fedeli a Dio Questo episodio ricorda la battaglia tra alcune divinità sumere, il ribelle Anzu affiancato dagli Igigi e il prode Ninurta coi suoi Anunnaki. Questo è l'humus da cui nasce la stesura dell'Apocalisse. 


L'anomalia di Venere, per approfondimenti Clicca qui

Il futuro della Terra

Apocalisse 21,1-3
1Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare
non c'era più. 2Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come
una sposa adorna per il suo sposo. 3Udii allora una voce potente che usciva dal trono:
"Ecco la dimora di Dio con gli uomini!
Egli dimorerà tra di loro
ed essi saranno suo popolo
ed egli sarà il "Dio-con-loro".

Apocalisse 21,10-11
10L'angelo mi trasportò in spirito su di un monte
grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scendeva dal cielo, da Dio, risplendente della
gloria di Dio. 11Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro
cristallino.

Apocalisse 21,23
23La città non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna perché la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l'Agnello.

Apocalisse 22,1-2
1Mi mostrò poi un fiume d'acqua viva limpida come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e
dell'Agnello. 2In mezzo alla piazza della città e da una parte e dall'altra del fiume si trova un albero di
vita che da' dodici raccolti e produce frutti ogni mese; le foglie dell'albero servono a guarire le nazioni.

Apocalisse 22,4-5
4vedranno la sua faccia
e porteranno il suo nome sulla fronte.
5Non vi sarà più notte
e non avranno più bisogno di luce di lampada,
né di luce di sole,
perché il Signore Dio li illuminerà
e regneranno nei secoli dei secoli.


Questi versetti conclusivi dell'Apocalisse sembrano descrivere che la Terra cambierà la sua posizione nel cielo, probabilmente verrà catturata dalla forza magnetica di Nibiru e diventerà un suo satellite. Può anche significare che il genere umano sarà trasportato su Nibiru stesso o un suo satellite preesistente. Nibiru è raffigurato dai sumeri come un pianeta radiante di color rosso rubino, molto luminoso, con una spessa atmosfera capace di trattenere ed emanare calore.
L'acqua della vita sembra riferirsi all'elisir degli Anunnaki, una bevanda capace di allungare la durata della vita, simile all'ambrosia degli dei greci.

In conclusione 

Se non abbiamo una data certa per l'arrivo di questo astro, abbastanza prevedibili sono gli effetti che comporterà. Cambiamenti climatici, forti terremoti, eruzioni vulcaniche. Sembra quello che sta avvenendo in questi giorni. Il colore rosso dell'astro presente nelle varie tradizioni non può essere un caso. Qualcosa di terrificante nello spazio profondo c'è, ha già colpito e colpirà ancora, ma è quanto meno azzardato calcolare date esatte della fine del mondo sull'interpretazione di un testo che nel corso dei secoli ha subito vari rimaneggiamenti, aggiunte, cancellazioni, errori di trascrizioni e omissioni volute. Ogni profezia non fa altro che accrescere quel senso di ansia di cui non sentiamo la necessità. Ricordo ancora la spasmodica attesa del compimento della profezia Maya del 21 dicembre 2012. In questi anni ci sono state tante date fatidiche, tutte passate con disinvoltura. Le profezie spostano l'attenzione verso il futuro quando invece dovremmo concentrarci sul presente. Non ha senso focalizzarci su qualcosa che non possiamo cambiare. Usiamo le nostre energie e il nostro pensiero per migliorare le nostre vite e tendiamo lo sguardo verso le stelle non per avvistare distruttori ma per contemplare lo spettacolo del cosmo.


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