domenica 21 maggio 2017

Tracce di vita aliena dentro di noi

Un gruppo di ricercatori che ha lavorato per 13 anni al Progetto Genoma Umano (progetto completato nel 2003) afferma di aver fatto una scoperta scientifica sorprendente:
Essi credono che il 97% delle sequenze di DNA non codificante, originariamente conosciuto come “DNA spazzatura”, sia di origine extraterrestre.
L'analisi è stata completata con l'assistenza di altri scienziati, programmatori informatici, matematici e altri eruditi. Tanto che il professor Chang si è chiesto se il “DNA spazzatura” sia stato creato da una sorta di “programmatore extraterrestre”.
Il professor Chang ha affermato che: “La nostra ipotesi è che una forma di vita extraterrestre superiore ed avanzata sia stata impegnata nella creazione di una nuova forma di vita da piantare sui vari pianeti, di cui la Terra è solo uno di loro.“
Ed ha proseguito: “Quello che possiamo osservare nel nostro DNA è un programma composto da due versioni, una formata da un grande codice e l'altra da un codice di base.”
Il professore ha poi dichiarato che: "il programma completo non è stato scritto sulla Terra e che i geni da soli non sono sufficienti a spiegare l'evoluzione, ci deve essere qualcosa di più in gioco."
“Prima o poi”, continua il professor Chang, “dovremo fare i conti con l'idea incredibile che ogni forma di vita sulla Terra porta il codice genetico di cugini extraterrestri e che l'evoluzione non è quello che pensiamo che sia.”
Le implicazioni di queste scoperte scientifiche hanno il merito di rafforzare le rivendicazioni da parte di altri scienziati e osservatori che sostengono da anni la teoria di uno stretto contatto tra gli umani e gli extraterrestri.
Quindi una parte del materiale genetico utile per l'evoluzione umana proviene dallo spazio profondo, non è terreste. Ciò ha permesso ad alcuni di questi extraterrestri di "incarnarsi" come "semi sulla terra", in famiglie umane. Questi “semi stellari”, sono noti in alcune teorie e antichi miti come “Bambini Stellari”, “Star People” o "Nephilim".
Secondo alcuni scienziati del Kazakistan il DNA umano è stato codificato per trasportare segnali e messaggi extraterrestri di un antica civiltà aliena.
Lo hanno chiamato “SETI biologico”, ed i ricercatori sostengono che il codice matematico nel DNA umano non può essere spiegato con l'evoluzione.
“Una volta fissato, il codice potrebbe rimanere immutato per intere ere cosmologiche“, hanno scritto i ricercatori nella rivista scientifica Icarus, per poi aggiungere: “Rappresenta pertanto un sistema di memoria estremamente affidabile per una trasmettere informazioni di una razza aliena intelligente."
Una volta che il genoma viene opportunamente riscritto, il codice aggiunto rimarrà stampato nelle cellule delle successive generazioni, cosicché potrà sopravvivere attraverso lo spazio e il tempo.
Gli scienziati sostengono inoltre che il DNA umano è stato disposto in modo preciso poiché rivela un “insieme di modelli aritmetici e ideografici del linguaggio simbolico”.
La loro ricerca ha portato gli scienziati a concludere che siamo stati creati, a livello genetico, al di fuori del sistema solare già diversi miliardi di anni fa.
Per anni abbiamo cercato la vita aliena nello spazio quando in realtà ne portiamo le tracce dentro di noi.
Un mistero però rimane: se siamo la creazione di alieni, chi o cosa ha creato loro?


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