giovedì 11 maggio 2017

Torre di Babele tra mito e realtà

Molti credono che la Bibbia sia solo frutto di miti e fantasie, altri invece credono sia verità in quanto parola di Dio. Infine c'è chi cerca prove archeologiche che verifichino la veridicità dei racconti biblici. Un professore della London University afferma che una tavoletta proveniente dall'antica Babilonia sia la prova che la celebre torre di Babele biblica sia esistita realmente. 

La Bibbia, nel capitolo 11 del libro della Genesi, afferma che in principio esisteva una sola lingua originale parlata da tutto il genere umano, un unico modo di comunicare comune a tutti i popoli. Il racconto continua riportando di come questo popolo entrato nella terra di Sennaar (probabilmente l'antica Sumer) costruì la torre di Babele:


1 Tutta la terra aveva una sola lingua e le stesse parole. 2 Emigrando dall'oriente gli uomini capitarono in una pianura nel paese di Sennaar e vi si stabilirono. 3 Si dissero l'un l'altro: "Venite, facciamoci mattoni e cuociamoli al fuoco". Il mattone servì loro da pietra e il bitume da cemento. 4 Poi dissero: "Venite, costruiamoci una città e una torre, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un nome, per non disperderci su tutta la terra". 5 Ma il Signore scese a vedere la città e la torre che gli uomini stavano costruendo. 6 Il Signore disse: "Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti una lingua sola; questo è l'inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro impossibile. 7 Scendiamo dunque e
confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l'uno la lingua dell'altro". 8 Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città. 9 Per questo la si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra e di là il Signore li disperse su tutta la terra.

La teoria della lingua primigenia o protolingua è solo una di quelle esistenti per spiegare la nascita e diffusione del linguaggio. 
Andrew George, professore presso l'Università di Londra, crede di aver trovato  in un antica tavoletta proveniente dalla città di Babilonia le prove efficaci a suffragio dei testi biblici. 
La tavoletta di argilla cotta che il dottor George ha esaminato, è stata scoperta circa un secolo fa tra le rovine di Babilonia (ora odierno Iraq), e mostra una ziggurat a sette gradoni. 
Essa mostra il re con il consueto copricapo conico e i dettagli della costruzione della torre. 
“Questo è un forte elemento di prova che il racconto biblico della torre di Babele è stato ispirato da questo tipo di edificio”, ha detto il dottor George. 
“In cima alla tavoletta c'è un rilievo raffigurante la pianta di una torre e un testo che è stato cesellato nel monumento, e l'etichetta è facilmente leggibile: Etemenanki Ziggurat Babili
“E cioè Ziggurat o Tempio Torre della Città di Babilonia. L'edificio e il suo costruttore sono presenti sullo stesso rilievo“, dice il professore. 
Il testo parla del popolo arruolato per costruire la torre, come tradotto dal Dr. George: 
Dal Mare superiore (Mediterraneo) al mare più basso (Golfo Persico), da terre lontane e brulicanti di popoli si mossero per costruire questa ziggurat di Babilonia. 
Nel XIX secolo ci sono state scoperte e prove archeologiche che confermavano l'esistenza dei re assiri descritti nella Bibbia.
Gli esperti avevano già ipotizzato che il re Nabucodonosor II avesse fatto costruire una ziggurat a Babilonia, dopo aver stabilito la città come capitale del suo impero. La tavoletta fornisce ulteriori elementi di prova. 
La città di Babilonia era stata fondata intorno al 2300 a.C., circa 120 km a sud dell'odierna Baghdad. Gli Ittiti saccheggiarono Babilonia nel 1595 a.C., e Nabucodonosor cominciò a ricostruire la città nel 612 a.C., edificando un nuovo edificio sulle rovine di una torre più antica. Gli archeologi pensano che la torre di Babele misurasse 100 metri per ogni lato e avesse un altezza di 100 metri. Di questo antichissimo edificio rimane solo una piccola parte di detriti.
Ma chi costruì questa torre originaria? La Bibbia ci fornisce un indizio nel capitolo 10 della Genesi:

8... Ora Etiopia generò Nimrod: costui cominciò a essere potente sulla terra. 9 Egli era valente nella caccia davanti al Signore, perciò si dice: "Come Nimrod, valente cacciatore davanti al Signore". 10 L'inizio del suo regno fu Babele, Uruch, Accad e Calne, nel paese di Sennaar. 11 Da quella terra si portò ad Assur e costruì Ninive, Recobot-Ir e Càlach 12 e Resen tra Ninive e Càlach; quella è la grande città.

Questo valente guerriero e condottiero in aperto contrasto col Dio biblico (il termine "davanti" assume un significato di contrapposizione) aveva il centro del suo regno a Babele (Babilonia). Nimrod apparteneva alla stirpe di Cam, uno dei tre figli di Noè scampati al Diluvio. 
Racconti sumeri invece parlano della costruzione dell'Esagila (E.Sag.Ila, la casa grande dio) oppure Babili (Bab.Ili, porta degli dei). La costruzione secondo questi miti è opera del Dio Marduk e di suo figlio Nabu, in opposizione alla volontà e alla supremazia del Dio Enlil. Anche in questo racconto la torre viene distrutta:

...durante la notte il signore del cielo (Enlil) scese sulla terra, ma gli uomini contro di lui si scagliarono. Egli rase allora al suolo la città, e il suo comando fu che fossero dispersi e le loro menti confuse.  

I punti in comune nei due racconti (sumero e biblico) è lampante, ed è chiaro anche chi abbia copiato chi, essendo il testo sumero molto più antico di quello biblico.

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