domenica 30 gennaio 2022

I custodi della Terra

Attraverso i nostri occhi, l’universo percepisce sé stesso. Attraverso le nostre orecchie, l’universo ascolta le sue armonie. Noi siamo i testimoni attraverso cui l’universo diventa cosciente della sua gloria e della sua magnificenza. (Alan Watts)

Non sei nell'universo, tu sei l'universo. (Eckhart Tolle)

Secondo l'antica saggezza gli esseri umani sono stati creati per essere i custodi della Terra.
Siamo nati su questo pianeta per prenderci cura del mondo vegetale e degli animali, per proteggere le sue bellezze naturali, per mostrare rispetto e gratitudine per tutta l'abbondanza che la Terra ci dona ogni giorno.
Gli scienziati stanno scoprendo in questi anni che ogni cosa nell'Universo vibra ad una determinata frequenza. Ciò include anche gli esseri umani.
Pensate al vostro battito cardiaco, alla respirazione, ai cicli di veglia e sonno, ogni momento ha la sua specifica vibrazione.
Tutte le cose nell'universo vibrano in modo diverso, in una forma che non siamo in grado di percepire. Le vibrazioni di una roccia o di un albero sono più difficili da percepire rispetto a quelle di altre creature più simili a noi: come ad esempio il battito del cuore di un cane, il ritmo di un cavallo al galoppo o il ronzio di un'ape.
L'antica saggezza, e molti sciamani di oggi, testimoniano che anche gli oggetti inanimati hanno un'energia vibrazionale.
Le moderne scoperte scientifiche, come la teoria delle superstringhe sostengono l'idea che le vibrazioni sono al centro di tutta l'esistenza cosmica.
Le vibrazioni dunque esistono, ma nella cultura moderna non viene insegnato ad affinare i sensi per essere in grado di rilevare questo tipo di energia. E così per la maggior parte di noi questo fenomeno passa inosservato nel corso della vita.
Ma se ci fermiamo per qualche istante possiamo cominciare a percepire il flusso e riflusso del mondo naturale tutto intorno a noi.
I fiori coi loro cicli di apertura e chiusura, di nascita e morte, le maree, la migrazione degli uccelli, i cambiamenti meteorologici, le stagioni, l'orbita della Terra intorno al Sole, tutti questi fenomeni sono vibrazioni su scale più piccole o più grandi.
Arkan Lushwala, nel suo libro "Il Tempo del Giaguaro Nero", afferma:
"Il genere umano è stato creato con la missione di prendersi cura di tutto il resto della Creazione attraverso il potere del loro cuore e la loro capacità di produrre vibrazioni positive.
Mantenere questa memoria viva nel cuore di tutto ciò che vive è un dono, la loro missione, e un fondamentale comandamento nel modo di vivere."


Come i nostri antenati curavano l'universo

Gli antichi sentivano la responsabilità di manifestare il loro rispetto, onore e gratitudine nei confronti della Natura, dell'Universo e della Madre Terra che ha dato loro la vita. E così hanno creato i rituali che coinvolgono il canto, la danza, l'accensione di fuochi e diversi tipi di preghiera. Queste attività hanno alzato la vibrazione della Terra e di tutte le forme di vita. 
Le loro azioni, condotte con grande amore e gratitudine nei loro cuori hanno rafforzato la potenza della natura.
A sua volta, la Terra e l'Universo hanno protetto e sostenuto gli umani, condividendo con loro la grande abbondanza del creato.
"E' comunemente noto agli sciamani che le vibrazioni ad alta frequenza attivano la coscienza, nutrono ciò che ha fame o è debole, aiutano a guarire ciò che è malato, e innescano le forze più luminose della natura." (Arkan Lushwala)

Alcune culture hanno riportato le forze vibrazionali nella costruzione dei loro edifici.
Gli antichi egizi, o chi per loro, innalzarono piramidi giganti, la cui costruzione era praticamente impossibile con la tecnologia del loro tempo.
Questi edifici sono stati allineati con le stelle per riflettere vibrazioni più alte.
Lushwala teorizza che chi ha progettato le piramidi egizie, nonché gli antichi templi in Guatemala, Perù, Messico, e in altri luoghi hanno voluto creare “specchi sacri per produrre e condividere liberamente vibrazioni ad alta frequenza.”
“Hanno costruito un mondo sulla Terra che era come uno specchio in cui la danza cosmica può riflettersi e risuonare, e dove tutti gli esseri potevano ricevere il nutrimento di questa vibrazione.“ (Arkan Lushwala)
E così, sappiamo dalla saggezza di queste persone che hanno vissuto migliaia di anni fa, che abbiamo come esseri umani sulla terra la responsabilità di proteggere e prenderci cura della terra.

Stiamo fallendo come custodi

Oggi, a causa di un'economia globale guidata da ricchezza e avidità, gli esseri umani stanno distruggendo l'ambiente e con esso il naturale equilibrio tra uomo e natura.
In generale, in tutto il mondo, stiamo prendendo dalla Terra molto più di quanto stiamo restituendo a Lei attraverso il rispetto e l'amore.
Allo stesso tempo, le culture più antiche del mondo, cioè i gruppi che detengono l'antica saggezza e in molti casi ancora praticano gli antichi rituali di guarigione stanno scomparendo.
Il National Geographic afferma che il 20% della foresta amazzonica è stata cancellata negli ultimi 40 anni, e un altro 20% potrebbe essere perso nel corso dei prossimi 20 anni.
Le aree che vengono cancellate includono il territorio ancestrale di molte antiche tribù che dipendono interamente dall'ambiente circostante per il loro cibo, l'acqua, le medicine naturali e il benessere in generale.
Poiché queste persone sono sempre più minacciate e isolate, rischiano di scomparire e con loro tutte le tradizioni e conoscenze possedute.
I loro giovani vengono attratti dalla tecnologia e da un mondo che sembra più allettante e piacevole.
E  cosi con le generazioni più anziane muoiono anche interi mondi di conoscenze ancestrali.

Gli antichi modi di cantare e ballare per onorare la Terra

Che cosa succede quando questi importanti rituali importanti svaniscono? Qual è l'effetto sull'Universo quando sempre meno persone conoscono gli antichi modi di cantare e ballare per onorare la terra?
Arkan dice che:
"Quando ci si dimentica di nutrire le forme di vita che ci nutrono, tutto inizia a decadere e a perdere il suo splendore.
L'umanità ha consumato milioni di tonnellate di risorse prese dal pianeta durante gli ultimi decenni... Non c'è alcun metodo conosciuto per compensare la Terra di tutto ciò che abbiamo preso da Lei."

Che cosa possiamo fare per ristabilire il contatto con la Terra e ripristinare la brillante vibrazione vitale, per ridare indietro al nostro mondo ciò che le persone hanno preso avidamente?
Infatti, se siamo in grado di trovare un modo per restituire alla Terra, allora sarà sicuramente possibile avere più abbondanza da condividere, e gli esseri umani potranno vivere un aumento di prosperità (la ricchezza di corpo, mente e cuore), invece di essere coinvolti in infinite guerre, avidità e paura come gran parte del mondo d'oggi.

La nostra responsabilità oggi

L'attivismo evolutivo è un movimento crescente basato sull'idea che noi, come esseri umani, siamo consapevoli dell'evoluzione e del nostro posto nel cerchio della vita. 
L'antica saggezza ci dice che siamo stati creati per essere i custodi della Terra, e così la nostra coscienza ci spinge verso una responsabilità straordinaria per creare un mondo migliore per tutti gli esseri viventi.
Ci aspetta un grande lavoro per rendere possibile la transizione da un essere umano distruttivo per il pianeta ad un rapporto uomo-terra reciprocamente valorizzante.
E' necessario però impegnarsi veramente con enorme coraggio, con grande impegno per arrivare all'obiettivo prefissato.
In tutto il mondo fioriscono gruppi che sostengono un cambiamento sociale, una trasformazione significativa nel nostro modo di vivere.
Questi movimenti chiedono un cambiamento del paradigma corrente rispetto alla natura; un allontanamento dal consumismo verso una visione più olistica degli esseri umani sulla Terra.
Una nuova prospettiva  sembra dunque possibile. E' necessario tuttavia impegnarsi tutti, cosi facendo la nostra responsabilità collettiva come esseri umani sarà decisiva nel plasmare l'evoluzione della vita sulla Terra e ripristinare l'antico equilibrio con la natura.   

venerdì 21 gennaio 2022

Illusione e realtà

Pensieri vaganti

Le nostre menti sono principalmente erranti. Un piccolo pensiero può portarci in un viaggio nel passato o nel futuro. E 'difficile per la mente rimanere in questo momento, nel qui e ora.
La mente elabora, abbellisce, esagera, distorce, e può portarci lontano dalla verità.
Nella mente si può inventare ogni tipo di storia e fantasticare negativamente su avvenimenti che in realtà sono innocui. Fantasie che dopo un attenta riflessione rientrano nel loro alveo naturale.

Le emozioni 

Le paure del passato e le brutte esperienze vissute possono distorcere la realtà. Usiamo spesso i nostri sentimenti e le emozioni del passato per dare un senso alle nuove esperienze. 
Se i nostri sentimenti passati sono negativi continuiamo nello stesso modo ad interpretare negativamente il presente, perché guardiamo le situazioni da un punto di vista negativo. 
Allo stesso modo, se i sentimenti del passato sono positivi questo sarà anche il modo di riflettere i nostri atteggiamenti attuali. 

Placare la mente

Quando la nostra mente e le nostre emozioni sono troppo coinvolte è difficile per noi rimanere in uno stato di amore, pace e armonia, ma questo è ciò che dobbiamo cercare di fare. 
Calmando la mente e controllando le emozioni dovremmo quindi essere in grado di calmare il nostro spirito e aumentare la nostra vibrazione.
Ho notato a volte che quando sto per entrare in uno stato meditativo la mia mente viene presa da un chiacchiericcio costante, e svolazza da un argomento all'altro, dal passato al futuro e viceversa. E' molto difficile per la mente trovare quiete e silenzio. 
Abbiamo bisogno di fermarci e riflettere su noi stessi. Le nostre anime gridano per essere liberate dai pensieri che ci assillano, ma noi non siamo in ascolto. 
Una volta che siamo in grado di creare uno spazio nella nostra vita e nella nostra mente potremo permettere alla verità di entrare in noi. 
Stiamo vivendo così in fretta che possiamo vedere solo una parte della realtà, mentre c'è molto di più al mondo di quello che possiamo osservare solo con gli occhi.
La mente ha bisogno di essere domata altrimenti è come un cavallo selvaggio che gira intorno e non ci porta da nessuna parte.
Se siamo in grado di osservare i nostri pensieri e sentimenti possiamo concentrarci su ciò che è importante nella nostra vita e ciò che non è così indispensabile. Siamo in grado di dare la priorità e smettere di sprecare energia su modelli di pensiero negativo e su cose futili. 

Le distrazioni

Tutto questo è molto più facile a dirsi che a farsi. Ognuno di noi vive con il telefono cellulare perennemente presente. Siamo in costante comunicazione con tutti. Non abbiamo mai modo di riposare e distaccarci. 
Passiamo la giornata tra messaggi e chat con amici e famigliari, viviamo connessi ai social come Facebook, Instagram e Twitter, ci perdiamo in internet e facciamo shopping online. 
Siamo continuamente connessi e occupati in mille attività piuttosto che essere connessi con noi stessi. 
Quando finalmente ci si siede e si gode il silenzio siamo presi dal panico, siamo soli con i nostri pensieri e ciò ci spaventa. Noi non siamo in grado di fermarci, sederci e stare in silenzio. 

La paura della solitudine

Ogni giorno il mondo diventa sempre più folle, e mi capita di osservare gruppi di amici che si riuniscono per socializzare ma non parlano tra loro, tutti guardano i loro smartphone, parlando e chattando con qualcun altro piuttosto che con la persona di fronte a loro. 
Vedo persone camminare per le strade con i telefoni attaccati alle loro orecchie o con le cuffie, oppure fissando uno schermo piuttosto che guardare intorno a loro quello che sta succedendo. 
Tanti giovani di oggi sono cresciuti con i telefoni cellulari e si sentono persi senza di loro. 
Oramai ogni secondo della nostra giornata è controllato dai nostri telefoni cellulari, la gente non riesce quasi a sopravvivere senza di loro, è come se lo smartphone sia diventato una parte di essi, una parte indispensabile del loro cervello. 
Vedono la tecnologia come fondamentale per la loro esistenza; lentamente ottengono un distacco dalla natura e dalla realtà. Si stanno trasformando in un prodotto della loro immaginazione. Non sono quasi più reali. 
Essi stanno scivolando nella nefasta tecnologia piena di prodotti elettronici e social media, nuotano in un mare di chiacchiere e di ego, e stanno seguendo il culto dell'apparire perdendo completamente la loro vera essenza.  

Realtà Virtuale

Siamo assuefatti alla drammatizzazione degli eventi che accadono ogni giorno; Non siamo in grado di far fronte a tutto ciò con il silenzio, la riflessione e la pace. 
Sentiamo l'esigenza di dramma e di azione, di situazioni al limite, e ciò spinge anche le nostre conversazioni in un turbinio di vacuità e frivolezza, distorciamo le nostre realtà con l'aggiunta di falsità che cercano di rendere la nostra vita più interessante per farci sembrare più simpatici e amabili. 
Usiamo tutti i metodi che conosciamo per perseguire questo scopo, anche se ciò significa mentire e ferire gli altri. Siamo tutti assuefatti all'idea di dover ottenere l'attenzione e l'approvazione degli altri. 
Le nostre vite appaiono sui social come perfette, proprio come in una favola, la verità non trova spazio tra una storia inventata e una foto ritoccata; proiettiamo all'esterno un mondo perfetto, quando invece tutto ciò non potrebbe essere più lontano dalla verità.
E' un mondo da sogno, costruito con tetragono ingegno, non importa che esso non sia vero e reale. E cosi facendo non ci rendiamo conto di come il mondo reale sia molto più interessante ed emozionante di un falso sogno.
Siamo molto di più di quanto possiamo immaginare, siamo in grado di fare molto di più, ma stiamo sprecando noi stessi, ogni giorno. 
Stiamo sprecando il nostro tempo e la nostra energia inseguendo cose poco profonde che ci lasciano un senso di vuoto e di solitudine, quindi cerchiamo ancora di più di attirare l'attenzione come in una spirale letale.
Ci culliamo nella vita dei nostri mondi virtuali, facendo finta che tutto vada bene, che tutto sia perfetto. Ma ciò è solo illusione.

Conclusione

Ora c'è da chiedersi perché siano nati questi social e a che scopo. La risposta più plausibile è che al potere fa comodo un'umanità persa nel virtuale, che non si occupa della realtà. Essi non vogliono farci fermare a riflettere, perché se ci fermiamo a pensare e ci guardiamo attorno, vediamo tutte le ingiustizie, tutte le miserie e capiamo tutto ciò che è sbagliato e ingiusto nel nostro mondo. 
Fa tutto parte di un piano per tenerci addormentati e sotto il loro controllo, portandoci sempre più lontano dalla realtà.
In questo momento è fondamentale riprogettare una vita di la pace e di armonia nel mondo reale. E' l'unico modo per affrontare la miseria e le sofferenza, la follia e il caos. Dobbiamo lasciare i nostri mondi di realtà virtuale alle spalle, accantonare i nostri telefoni e parlare con le persone di fronte a noi. 
Non dimentichiamo che siamo tutti parte dell'umanità, tutto ciò che facciamo agli altri si ripercuote anche su noi stessi. 
Questi ultimi due anni di pandemia con il distanziamento sociale e il lockdown ha acuito il distaccamento fra gli esseri umani.
Cerchiamo di essere consapevoli di ogni momento vissuto e pensare a quello che stiamo facendo e dicendo. Stiamo ferendo gli altri? Stiamo mentendo agli altri e a noi stessi? Stiamo diffondendo menzogne per cercare di rendere il nostro mondo più interessante? Stiamo vivendo il presente con coscienza o ci stiamo scollegando dal nostro vero io, dalla nostra anima? 
Il "qui e ora" è tutto quello che abbiamo, il passato è ormai andato e il futuro non esiste ancora. Tutto quello che noi abbiamo, ovunque nell'universo, e che come noi ha ogni altro essere vivente è il presente. 
E questo momento di infinito presente è bene usarlo con saggezza.   

lunedì 17 gennaio 2022

Bibbia e Massoneria

 Quando si parla di massoneria si tende a definire un gruppo unico e omogeneo di individui che percorrono la stessa strada e perseguono le stesse finalità. Nulla di più sbagliato, tanto che sarebbe meglio parlare di massonerie, al plurale. La massoneria affonda le sue radici nel mito, fino a spingersi agli eventi subito successivi ai racconti biblici di Adamo ed Eva, passando tra il racconto della torre di Babele, gli antichi popoli sumeri, babilonesi ed egizi e riemergendo tra le varie sette gnostiche dei primi secoli dopo Cristo. La massoneria tradizionale, ora in minoranza rispetto alle massonerie di stampo moderno con le loro innumerevoli logge, si richiama alle origini dell'Arte Muratoria, e oltre ad avere molti punti in comune col cristianesimo (la Bibbia svolge un ruolo fondamentale nei rituali e nell'ispirazione dottrinale), ha molti influssi di carattere mitologico ed esoterico, specie quello di stampo umanistico-rinascimentale (ermetismo, alchimia, gnosi, magia). Per i massoni tradizionali la Bibbia è "Il Volume della Legge Sacra", un libro da cui prendere spunto per la simbologia in esso contenuto.

Nel 1717, in pieno illuminismo, a Londra nasce la Massoneria moderna che nel 1723, con le Costituzioni di James Anderson, assume il Deismo, ossia una religiosità naturale in cui i dogmi di fede diventano opinioni soggettive. Con la massoneria moderna decade il rapporto simbiotico tra la Bibbia e l'essenza stessa della massoneria. 

Alcuni elementi della massoneria tradizionale che mischiano fede, mito ed esoterismo:

  • La Massoneria, o Arte Muratoria, viene identificata con la Geometria che è il fondamento, e la quinta, delle 7 Scienze Liberali.
  • Tutte le Arti e le Scienze, incluse le 7 Liberali e la Geometria-Massoneria, sono inventate dai 4 figli di Lamech tra cui c’è Tubalcain (che è anche la Parola di passo nella Massoneria moderna al 1° o al 3° grado). Dalla Bibbia sappiamo che Lamech è discendente di Caino, il quale è presentato come il primo che ha fatto costruire una città e che, di fatto, è il primo Muratore.
  • I 4 figli di Lamech, sapendo che Dio vuole vendicarsi («vengeance») dei peccati degli uomini, salvano dal Diluvio tutte le Scienze e le Arti scrivendole su due colonne. Ciascuna colonna reca tutte le Scienze e le Arti.
  • Una di quelle due colonne viene ritrovata da Hermes «padre degli uomini saggi», il quale trasmette le Scienze a tutti gli uomini.
  • Abramo insegna le 7 Scienze agli Egiziani. Le Scienze si tramandano da Euclide a Pitagora.
  • C’è anche un elogio implicito alla Torre di Babele o di Babilonia e al re Nimrod che l’ha fatta costruire e che per primo ha dato regolamenti ai massoni…

Ai Cainiti (tale è anche il nome di una setta gnostica del II secolo d.C.) viene attribuita l’invenzione e la salvezza di tutte le Scienze (soprattutto la Geometria-Massoneria) poi rinvenute e diffuse da «Hermes» ossia Ermete Trismegisto, dio greco-egiziano della magia, cui si attribuisce un insieme di scritti gnostici e magici chiamato Corpus Hermeticum, da cui il termine Ermetismo. Sappiamo che tra le dottrine dell’Ermetismo ci sono: gnosi, panteismo, magia, divinità dell’uomo, androginia di Dio.

Hermes viene definito "the father of Wisdome" ("il padre della Sapienza") o "the Father of wise men" ("il padre degli uomini saggi"). In un testo alchemico italiano del veneziano Giovan Battista Agnello (o Agnelli), stampato a Londra nel 1566 col titolo "Apocalypsis spiritus secreti", si parla di Hermes come il padre di tutti i filosofi. Insomma è innegabile una presenza alchemico-ermetica, molto discreta, nella mentalità massonica tradizionale.

Tra la fine del Trecento e inizi del Quattrocento, da documenti di Muratoria britannica si evince che accanto alla devozione biblica e alla professione di fede cristiana, inizia a intravedersi uno spirito esoterico, gnostico, ermetico, che apparirà più chiaro nella Massoneria moderna fino ai nostri giorni.

Un testo di magia angelica medievale, “Ars Notoria”, tradotto in inglese da Robert Turner, comincia con la lode alla SS. Trinità e pretende di insegnare l’Arte che Dio ha insegnato, tramite un Angelo, a Re Salomone, Arte che permette di conoscere tutte le Arti e le 7 Scienze Liberali. Ci sono anche preghiere agli Angeli per conoscere tutte le Scienze, inclusa la Geometria.

Esiste un’interessante somiglianza tra l’episodio della Torre di Babele (dove l’Uomo pretende di salire da solo al Cielo), lo spirito della magia (che è la pretesa di manipolare il Sacro o il Divino) e la Ritualità Massonica post 1717, la quale, prescindendo da Dogmi e da Autorità religiose, pretende di collegare al Divino i suoi Iniziati, ossia uomini di tutte le religioni, e di rendere Sacro lo spazio rituale della Loggia. Questa è appunto magia "liberomuratoria", peculiare ed intrinseca alla ritualità della Massoneria regolare e tradizionale post-1717.

Inoltre, l’origine cainita (ovviamente non storica, ma filosofica, esoterica) della Geometria-Muratoria prima del 1717, richiama alla mente una teoria che compare nella letteratura massonica sin dalla metà del secolo XIX secolo: Hiram Abiff, architetto del Tempio di Salomone ed eroe dei Maestri Massoni, è discendente di Tubalcain (uno dei quattro figli di Lamech) che a sua volta discende da Caino il quale è nato dall’unione di Eva non con Adamo ma con Satana o Lucifero). Questa leggenda esoterica non è un’invenzione ottocentesca ma si trova già nel testo cabalistico medievale dello “Sefer-Ha-Zohar”.

Di seguito riporto vari passi biblici correlati con la massoneria:

Samuele II  5, 11-12
11 Hiram re di Tiro inviò a Davide messaggeri con legno di cedro, carpentieri e muratori, i quali costruirono una casa a Davide. 
12 Davide seppe allora che il Signore lo confermava re di Israele e innalzava il suo regno per amore di Israele suo popolo.  

Re I 5, 15-18
15 Salomone aveva inoltre settantamila uomini che trasportavano carichi e ottantamila tagliapietre sui monti,
16 senza contare i tremilatrecento capi preposti da Salomone alle varie attività e a sorvegliare le persone addette ai lavori.
17 Il re comandò di estrarre pietre grosse, pietre di valore e pietre squadrate per fare le fondamenta del tempio.
18 Così gli operai di Salomone e gli operai di Hiram e i Ghiblei estrassero le pietre, e prepararono il legname e le pietre per la costruzione del tempio.

Re I 6, 7
7 Per la sua costruzione si usarono pietre lavorate e intere; durante i lavori nel tempio non si udì rumore di martelli, di piccone o di altro arnese di ferro

Re I  7,  9-22
9 Tutte queste costruzioni erano di pietre scelte, squadrate a misura, tagliate con la sega di dentro e di fuori dalle fondamenta ai cornicioni, e al di fuori fino al cortile maggiore.  
10 Anche le fondamenta erano di pietre scelte, di pietre grosse, alcune di dieci cubiti e altre di otto cubiti.
11 Al di sopra c'erano pietre scelte, squadrate a misura e del legname di cedro.
12 Il grande cortile aveva tutt'intorno tre ordini di pietre squadrate e un ordine di travi di cedro, come il cortile interno della casa dell'Eterno e come il portico del tempio.
13 Il re Salomone fece venire da Tiro Hiram,
14 figlio d'una vedova della tribù di Neftali; suo padre era di Tiro e lavorava il bronzo; era pieno di sapienza, di intelligenza e di abilità per eseguire qualsiasi lavoro in bronzo Egli si recò dal re Salomone ed eseguì tutti i lavori a lui assegnati.
15 Fuse due colonne di bronzo. Ciascuna era alta diciotto cubiti e ciascuna aveva una circonferenza di dodici cubiti.
16 Fece anche due capitelli di bronzo fuso da mettere in cima alle colonne, un capitello aveva l'altezza di cinque cubiti e cinque cubiti era pure l'altezza del secondo capitello.
17 Fece quindi un reticolo con ghirlande a forma di catene per i capitelli che erano in cima alle colonne, sette per un capitello e sette per l'altro capitello.
18 Così fece le colonne e due file di melagrane tutt'intorno al reticolo, per coprire i capitelli che erano in cima alle colonne; fece la stessa cosa per entrambi i capitelli.
19 I capitelli che erano in cima alle colonne nel portico erano a forma di giglio, ed erano di quattro cubiti.
20 Inoltre sui capitelli in cima ad entrambe le colonne, al di sopra della parte convessa vicina al reticolo, c'erano duecento melagrane poste in fila tutt'intorno.
21 Poi installò le colonne nel portico del tempio; installò la colonna sulla destra e la chiamò Jachin, quindi installò la colonna di sinistra e la chiamò Boaz.
22 In cima alle colonne c'era un lavoro a forma di giglio. Cosi fu terminato il lavoro delle colonne.

Re II 12, 11-12
11 Poi consegnavano il denaro che era stato pesato nelle mani di coloro che facevano il lavoro, a cui era affidata la sorveglianza della casa dell'Eterno: e questi lo passavano ai falegnami e ai costruttori che lavoravano alla casa dell'Eterno,
12 ai muratori e ai tagliapietre, per comprare legname e pietre squadrate, necessarie per riparare i guasti della casa dell'Eterno e per tutte le spese fatte per riparare il tempio.

Re II 22, 5-6
5 Lo consegni agli esecutori dei lavori, addetti al tempio; costoro lo diano a quanti compiono le riparazioni del tempio, 
6 ossia ai falegnami, ai costruttori e ai muratori e l'usino per acquistare legname e pietre da taglio occorrenti per il restauro del tempio.

Cronache I 1, 1
1 Hiram, re di Tiro, inviò a Davide dei messaggeri, del legname di cedro, dei muratori e dei falegnami, per costruirgli una casa.  

Cronache I 22, 14-15
14 Ecco, anche in mezzo alle angosce, ho preparato per il tempio centomila talenti d'oro, un milione di talenti d'argento, bronzo e ferro in quantità incalcolabile. Inoltre ho preparato legname e pietre; tu ve ne aggiungerai ancora.
15 Ti assisteranno molti operai, scalpellini e lavoratori della pietra e del legno e tecnici di ogni sorta per qualsiasi lavoro.

Cronache II 2, 1
1 Salomone ingaggiò settantamila portatori, ottantamila scalpellini per lavorare in montagna e tremilaseicento sorveglianti.  

Cronache II 2, 13-14
13 Io ti mando un uomo abile e sapiente di mio padre Hiram,
14 figlio di una donna delle figlie di Dan, mentre suo padre era un uomo di Tiro. Egli sa lavorare l'oro, l'argento, il bronzo, il ferro, la pietra, il legno, la porpora, il violaceo, il bisso, lo scarlatto, e sa fare qualsiasi intaglio e ogni disegno che gli venga affidato. Egli lavorerà con i tuoi esperti e con gli esperti del mio signore Davide, tuo padre.

Cronache II 2, 17
17 Ne prese settantamila come portatori, ottantamila come scalpellini perché lavorassero sulle montagne e tremilaseicento come sorveglianti perché facessero lavorare quella gente.  

Cronache II 24, 12
12 Poi il re e Jehoiada lo davano a quelli che facevano il lavoro di servizio della casa dell'Eterno, ed essi pagavano gli scalpellini e i falegnami per restaurare la casa dell'Eterno, e anche i lavoratori del ferro e del bronzo per riparare la casa dell'Eterno.  

Cronache II 34, 11
11 Lo diedero ai falegnami e ai costruttori, per comprare delle pietre da tagliare, e del legname per l'armatura e la travatura delle case che i re di Giuda avevano distrutte.  

Esdra 3, 7
7 Allora diedero denaro ai tagliapietre e ai falegnami; e alimenti, bevande e olio alla gente di Sidone e di Tiro, perché trasportassero il legname di cedro dal Libano per mare fino a Giaffa: ciò secondo la concessione loro fatta da Ciro re di Persia.  

Giobbe 38, 6
6 Dove sono fissate le sue basi
o chi ha posto la sua pietra angolare,

Salmi 118, 22
22 La pietra, che i costruttori avevano rigettata è divenuta la testata d'angolo.  

Isaia 9, 9
«I mattoni sono caduti,
ricostruiremo in pietra;
i sicomori sono stati abbattuti,
li sostituiremo con cedri».

Isaia 28, 16-17
16 Dice il Signore Dio:
«Ecco io pongo una pietra in Sion, una pietra scelta, angolare, preziosa, saldamente fondata: chi crede non vacillerà.
17 Io porrò il diritto come misura e la giustizia come una livella.  

Matteo 21, 42
42 E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:
La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d'angolo; dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri?  

Marco 13, 1-2
1 Quel giorno, mentre Gesù usciva dal tempio, uno dei suoi discepoli disse: «Maestro, guarda che costruzioni meravigliose! E che decorazioni sulle pareti!»
2 Gesù rispose: «Guarda pure ora, perché non sarà lasciata una sola pietra sullʼaltra, ma soltanto delle rovine!»

Marco 12, 10-11
10 Non avete forse letto questa Scrittura:
La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d'angolo;
11 dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri»?  

Luca 20, 17-18
17 Allora egli si volse verso di loro e disse: «Che cos'è dunque ciò che è scritto:
La pietra che i costruttori hanno scartata, è diventata testata d'angolo?
18 Chiunque cadrà su quella pietra si sfracellerà e a chi cadrà addosso, lo stritolerà»  

Atti 4, 11
11 Questo Gesù è la pietra che, scartata da voi, costruttori, è diventata testata d'angolo.  

Pietro I 2, 4-8
4 Accostandovi a lui, pietra vivente, rifiutata dagli uomini, ma davanti a Dio scelta e preziosa, 5 anche voi, come pietre viventi, siete edificati per formare una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo. 
6 Infatti si legge nella Scrittura:
«Ecco, io pongo in Sion una pietra angolare, scelta, preziosa e chiunque crede in essa non resterà confuso».
7 Per voi dunque che credete essa è preziosa; ma per gli increduli «la pietra che i costruttori hanno rigettata è diventata la pietra angolare,
8 pietra d'inciampo e sasso di ostacolo».  

giovedì 13 gennaio 2022

Il misterioso mondo della sincronicità

A molte persone capita spesso di vedere sequenze numeriche armoniche, ad esempio guardando l'orologio succede a volte di osservare determinati numeri, come 11:11, 12:34, 03:33, ecc... Questi e altri modelli sincronici sono definite come delle strane "coincidenze" che sfidano la logica e spesso vengono spiegate tirando in ballo la magia o presenze spirituali. Anche la scienza ultimamente si sta occupando della relazione tra gli avvenimenti e la fisica quantistica con nuovi modelli matematici e teorie affascinanti sta rivoluzionando il modo di vedere la realtà.

Lo strano mondo della sincronicità

Cosa ti ha portato qui? Perché proprio in questo momento in cui potresti essere ovunque a fare qualcos'altro? Molte volte capita di porsi queste domande. Questi e altri quesiti rischiano di farti ammattire e a volte creano una strana e meravigliosa confusione. Ci s'invischia in elucubrazioni per dare un senso e un significato tangibile a tutto ciò..

Ciò che dobbiamo capire innanzitutto è che è difficile spiegare la sincronicità da un punto di vista puramente logico, anzi capita spesso di doversi arrendere ed ammettere di non essere in grado di trovare un senso ad alcuni avvenimenti che accadono. Questo perché non conosciamo perfettamente il modo di operare di forze superiori ed insondabili.
E' bene considerare quindi che la sincronicità non funziona sul piano razionale ma su di un livello più sottile, ciò nonostante, esercitando l'attenzione e la concentrazione, può essere compreso completamente o in parte dalla mente umana. 

Cos'è la sincronicità? 

La sincronicità è una sequenza di eventi che coincidono l'uno con l'altro e hanno significati importanti, correlati tra di loro. Questi eventi appariranno solo un caso se li osserviamo con superficialità, ma non sono in alcun modo una coincidenza. 

La sincronicità differisce dalla coincidenza. Una coincidenza potrebbe essere starnutire mentre allo stesso tempo scoppia un fuoco d'artificio. Può essere un po' strano che accada, ma nella maggior parte dei casi non ci sarebbe un significato importante.

Tipi di sincronicità:

  • Predittiva: ossia quando vedi, pensi o fai qualcosa che si collega a un risultato. L'esempio classico è pensare a qualcuno e ricevere in breve tempo una sua telefonata. 
  • Guida: ossia quando tutti i segni ti guidano verso un risultato specifico. Potresti pensare per esempio di rinunciare alla tua carriera musicale a causa della mancanza di opportunità e, proprio mentre stai per farlo, riceverai una proposta interessante di lavoro.
  • Ponderante: ossia quando si è costretti a riflettere a causa di un evento sincronistico. Un esempio potrebbe essere se decidessi di annullare la tua iscrizione in palestra e poi ti capita di guardare un programma in TV dove parlano dei benefici dell'attività fisica, facendoti riflettere se hai preso la decisione giusta o meno. 
  • Test: ossia quando la sincronicità ti mette alla prova. Per esempio hai cominciato a mangiare sano, e ti ritrovi con amici ad un buffet con cibi squisiti ma poco salutari. In questo caso la sincronicità sta testando la tua forza di volontà.

Le sincronicità accadono in continuazione

Una cosa che potete notare tutti è che ci sono sempre state delle sincronicità nelle nostre vita. Di queste molte non vengono comprese subito, o addirittura non verranno mai nemmeno percepite. Bisogna avere una mente allenata e aperta e per riconoscerle.
La vera sfida sta nel capire gli eventi sincronici e assecondarli. La cosa magica è che più li asseconderai più avverranno.
Non andare alla ricerca di qualcosa che non c'è, che esiste solo nella tua mente, ma impara a riconoscere un evento sincronico distinguendolo dalle banali coincidenze. Se una perfetta combinazione di eventi sembra caderti dal cielo nel momento perfetto e decidi di non seguirla, stai sprecando un'occasione che la sincronicità ti sta donando.
Quando inizierai a vivere e seguire pienamente questi eventi sincronici inizierai a ricevere dei piccoli segni, come ad esempio l'apparizione di numeri sempre uguali che nascondono un significato e un messaggio spirituale.

Sincronicità nella tua vita

Prova a ripensare ad ogni evento significativo della tua vita, sono sicuro che è pieno di sincronicità e di solito è più importante è l'evento e più sincronicità viene espressa. Pensate ad esempio a come avete conosciuto l'amore della vostra vita, oppure come avete scelto dove abitare. Ripensate anche alle occasioni mancate, a quando non avete dato retta a segnali particolari e avete chiuso la porta alla sincronicità.

Perché esiste la sincronicità? 

La sincronicità serve a molti scopi; può servire ad esempio a ricordarti che sei sulla strada giusta o al contrario che ti sei smarrito. Può essere di orientamento nelle decisioni importanti, a volte può metterti alla prova, a volte invece ti porterà a formare relazioni significative e altre volte è lì solo per farti riflettere, per far si che ti fermi e sii presente a te stesso. Concludendo la sincronicità è una straordinaria risorsa ed opportunità che l'universo ci ha dato per cogliere ogni occasione e migliorare la nostra vita.

lunedì 10 gennaio 2022

Paura e meditazione

La paura è uno degli istinti animali più importanti, essa ha giocato un ruolo determinante per l'evoluzione degli esseri viventi. Senza la paura si morirebbe nei modi più stupidi e saremmo condannati ad estinguerci presto. Ci sono paure ataviche e ancestrali che ci portiamo dentro il nostro DNA ed esistono poi molti altri tipi di paura, di vario genere ed intensità. Spesso la paura è solo frutto della nostra mente e non trova corrispondenza nella realtà. Quando queste paure prendono il sopravvento sulla nostra mente si trasformano in stati ansiosi che possono sfociare in veri e propri attacchi di panico. Tra le varie tecniche per superare la paura una delle più efficaci è la meditazione. Controllare la mente e il respiro è fondamentale per tenere a bada le nostre paure. Ma raggiungere un livello che dia dei risultati apprezzabili e dei benefici duraturi richiede tempo e costanza. Bisogna inoltre far presente che per chi non è avvezzo alle pratiche meditative l'inizio potrebbe risultare destabilizzante, poiché durante la meditazione si avvertono sensazioni nuove e intense che ad un neofita potrebbero spaventare ed accrescere la paura invece di diminuirla. Ci sono vari tipi di meditazione e ognuna ho uno scopo ben preciso. Per quanto riguarda la paura le tecniche meditative principali si dividono in 3 fasi: 

  • calmare
  • prendere coscienza
  • riprogrammare

Calmare la mente non è cosa facile perché il cervello umano è abituato a lavorare incessantemente ed è bombardato da tantissimi stimoli esterni. I pensieri si susseguono senza sosta e spezzare questo meccanismo è molto difficile. Fare vuoto dentro la mente serve per allenarla a fare spazio a nuovi pensieri e ad essere pronti per la seconda fase della meditazione, prendere coscienza.  

Per quanto riguarda la paura la meditazione non deve limitarsi solo a svuotare la mente dai pensieri negativi, perché le ansie potrebbero bussare nuovamente alle porte, anche con maggiore insistenza. La seconda fase serve appunto a capire perché in noi ci sono queste paure, bisogna perciò entrare in uno stato di profonda trance, osservare le proprie paure e prendere consapevolezza del come si sviluppano.

La terza fase della meditazione serve per sviluppare tecniche immaginative e sviluppare nuovi meccanismi mentali. Le tecniche immaginative permettono di focalizzare l'attenzione verso dei pensieri positivi e calmanti. Possiamo immaginarci in una situazione piacevole o legarci ad un ricordo dell'infanzia che ci faceva sentire al sicuro. Mettendo in atto questi nuovi meccanismi mentali permetterà di affrontare le paure nel migliore dei modi.

In questo link meditazione troverete consigli e tecniche utili.

Non fidatevi di chi vi dice che meditare è semplice, molti confondono il rilassamento con la meditazione. Molti credono di meditare solo perché stanno immobili con gli occhi chiusi, ma si può meditare anche passeggiando con gli occhi aperti.  Concentrarsi totalmente su quello che si sta facendo in quell'istante è una forma fenomenale di meditazione. Provate a sciacquare i piatti concentrandovi solo su quello, vedrete che ben presto la vostra mente partirà per mille destinazioni. Fermare la mente su di una determinata azione è un ottimo allenamento. Questo metodo oltre ad allenare la concentrazione aumenta anche la forza di volontà. Quest'ultima è fondamentale per vincere le paure, perché dopo aver preso consapevolezza delle forze scatenanti che innescano le nostre paure dobbiamo avere la forza di volontà e il coraggio di sfidare le nostre paure e non ritornare ai meccanismi mentali che ci farebbero ripiombare nella paura. 

Può essere utile anche ascoltare determinati suoni durante la meditazione, come quelli scaturiti da campane tibetane, suoni binaurali o rilassanti.

Il respiro è un altro aspetto determinante per meditare correttamente e connetterci con la parte più intima di noi. Il respiro controllato ed osservato oltre a calmarci può farci cadere in uno stato di trance che è la chiave per lavorare al nostro interno. Durante lo stato meditativo possono manifestarsi angosce e paure irrazionali, ed è in questo caso che il respiro diventa ancora più importante per non spaventarci e mollare. La respirazione diaframmatica rimuove i blocchi emotivi e scioglie le tensioni muscolari. Focalizzare l'attenzione sul respiro è importante soprattutto per chi sperimenta la meditazione per le prime volte, per controllare che si respiri correttamente e per allenare la concentrazione.

La meditazione è una importante risorsa a nostra disposizione, molto antica e tramandata da millenni.  Anni e anni di esperienza e perfezionamento hanno sviluppato tecniche sempre più efficaci per farci vivere meglio. 

sabato 8 gennaio 2022

Tornare all'anormalità

Negli ultimi due anni lo slogan principale usato per ammansirci, oltre allo sciagurato "andrà tutto bene", è stato il celeberrimo "tornare alla normalità". Cioè tornare alla vita che facevamo prima che questo virus ci scombussolasse l'esistenza. Alcuni sociologi si sono spinti ad affermare che ci dovremo abituare ad una nuova normalità, un modello sociale più vicino a quello cinese che a quello occidentale finora da noi sperimentato. Ciò comporterebbe un ulteriore inasprimento della nostra capacità di autodeterminazione. Ma a quale normalità ci si riferisce quando si parla della vita pre-covid? Al tornare liberi come prima si dirà. Resta da capire però se prima eravamo davvero liberi. Certamente avevamo la possibilità di uscire liberamente, frequentare luoghi e persone senza restrizioni, lavorare senza subire ricatti. Ma oltre questo eravamo pur sempre in una gabbia, seppur dorata. Un recinto dove altri avevano già deciso molti aspetti della nostra vita, per cui la nostra libertà era ed è subordinata da molteplici fattori. Ma quando una persona è davvero libera? Solo quando può fare una molteplicità circoscritta di azioni? Quando può esprimere il proprio pensiero, le proprie idee che siano però gradite ad un algoritmo o coerenti rispetto ad censura sociale sempre più stringente. Nasciamo già dentro dei recinti, nei quali abbiamo l'illusione di essere liberi, cresciamo seguendo leggi e norme sociali più per convenzione che per convinzione. L'informazione a cui abbiamo accesso è scremata e costruita per manipolare e far convergere l'opinione pubblica verso una determinata idea precostituita. Le poche voci fuori dal coro vengono ostracizzate, ridicolizzate e messe a tacere. Le varie fazioni che si contrappongono in ambito politico sono una fetta della stessa torta, e i leader che sembrano farsi la guerra in realtà recitano un ruolo ben preciso, catalizzando e polarizzando una schiera di succubi elettori. La tecnica di trovare sempre un nemico, un capro espiatorio per raccogliere consensi è vecchia e ben remunerativa. Uno dei tanti stratagemmi per sviare e nascondere l'obiettivo principale, cioè il mantenimento del potere e del controllo. Il popolo che si illude di contare qualcosa solo perché vota è stregato dall'utopia di poter cambiare le cose. In realtà il campo d'azione dei politici è limitato da forze molto più forti, come il mercato e l'idealismo postumano. Le leggi vengono già decise e i cambiamenti sociali già programmati, nessun politico possiede la forza di opporsi, nemmeno il presidente degli USA. Viviamo in un mondo dove inconsapevolmente abbiamo ceduto il controllo delle nostre vite. Oltre a conoscere i nostri dati anagrafici, economici e medici chi decide i nostri destini conosce già tutto di noi tramite i social e le App che arbitrariamente utilizziamo. In un mondo simile è ancora lecito parlare di libertà? O sarebbe meglio parlare di libertà vigilata o simulata? In questo contesto definirsi liberi è estremamente difficile e azzardato. Ma c'è una luce dentro di noi che nessun governo, nessuna legge, nessun occhio malefico potrà mai scrutare, questa è la nostra coscienza. Lì noi siamo davvero liberi e possiamo in ogni momento scegliere con consapevolezza ciò che vogliamo essere e chi desideriamo ardentemente diventare. Questa è la vera libertà che risiede dentro di noi e nessuno ci potrà mai togliere senza la nostra volontà. Perciò il mio auspicio è quello di non tornare alla normalità, cioè a come eravamo prima, ma ad una anormalità, ossia a come non siamo mai stati, coscienti e consapevoli per vivere una vita davvero libera.


venerdì 7 gennaio 2022

Gli anni bui

No, non stiamo parlando del medioevo, (anche se questa accezione negativa non è sempre vera, vedasi le lezioni del Prof. Alessandro Barbero in merito), ma degli ultimi due anni. Un arco temporale relativamente breve in cui però si è concentrato un agglomerato di menzogne, approssimazione, cattiveria, stupidità e mancanza di logica da far invidia alle peggiori pagine della nostra storia. Pseudo scienziati, virologi sconosciuti improvvisamente saliti alla ribalta che tra superbia e vanità assurgevano all'olimpo della notorietà, dispensando consigli, dicendo tutto e il contrario di tutto, lanciando anatemi e insegnandoci come starnutire e lavarci le mani. Come avrà fatto il genere umano a sopravvivere finora senza i loro precetti rimarrà per sempre un mistero. Non starò ora qui a giudicare chi si è vaccinato e chi ha deciso di non farlo. Ognuno è libero del proprio corpo. Mi si potrà obiettare che un non vaccinato può contagiare, ma può farlo anche un vaccinato. Mi si potrà allora ribattere che un non vaccinato occupa un posto in ospedale e toglie posti a malati con altre patologie oltre ad essere un costo sanitario notevole, ma le altre patologie sono dovute in gran parte a stili di vita malsani e alimentazione disastrosa. Quindi bisognerebbe far pagare le spese di ricovero ad obesi, a chi fa uso di sostanze nocive (fumo, alcol e droghe), e anche a chi ha un incidente causato della propria stupidità. Questo è un piccolo esempio di come la società guidata da menti fallaci può incorrere in un pericolosa malevolenza reciproca. L'idea del secolo, ossia il super-mega-iper Green Pass non sta avendo gli effetti sperati, se gli effetti erano quello di contenere i contagi e le morti. L'unico risvolto è stato quello di spingere, o meglio dire obbligare le persone a vaccinarsi. Un vaccino strano, approvato in tutta fretta dopo una sperimentazione rapidissima. Un vaccino comprato dagli Stati dopo una trattativa segreta, i cui documenti non possono essere resi pubblici. Un vaccino che perde efficacia dopo circa 6 mesi, di cui nessuno si fa carico in caso di eventi avversi, che non previene il contagio, non previene la malattia, né la diffusione verso altri. Previene solo la forma grave di malattia, ma è bene ricordare che già senza vaccino le forme gravi della malattia erano riservate in maggioranza alle persone più fragili (anziani e persone con più patologie croniche) mentre la maggior parte dei positivi erano asintomatici o paucisintomatici. Non sarebbe stato più giusto quindi concentrare la vaccinazione solo a determinate fasce a rischio lasciando libere di scegliere serenamente tutti gli altri, soprattutto i bambini che sono pressoché immuni alla malattia? Non so voi ma a me una cosa imposta con la forza e col ricatto non mi convince e ispira fiducia. Non sarebbe stato meglio sviluppare cure domiciliari rapide per contrastare la malattia anziché puntare su un immunità che non si avrà nemmeno col 100% dei vaccinati? E poi non sarebbe stato meglio potenziare il sistema sanitario nazionale e dare maggiori risorse e personale per l'assistenza domiciliare? Si è data la colpa ai non vaccinati di diffondere il virus ed è stata scatenata, anche dai media e da noti influencers, una caccia all'untore di manzoniana memoria. Chi aveva la responsabilità di mantenere un popolo unito ci ha volutamente divisi. Non bastavano più le differenze economiche, ideologiche, partitiche, calcistiche, etniche, ecc.. Un ulteriore frattura sociale è stata creata, alimentata da cattivi maestri e ormai interiorizzata dalla maggioranza della popolazione. Tant'é che l'odio oramai pervade i cuori e non lascia spazio alla pietà. Per me chi sta male o muore a seguito del vaccino e chi muore di Covid 19 perché non vaccinato merita lo stesso rispetto e la stessa pietas. Chi insulta la "fazione" opposta e si rallegra per la morte altrui credendo cosi di portare verità alla propria causa si illude di vincere sul piano intellettuale tuttavia non si rende conto che sta perdendo la cosa più importante, la propria umanità. Ed è proprio ciò a cui mira chi detiene il potere, un popolo diviso e più facilmente governabile e soggiogabile. Un popolo che ha perso la propria anima, in cui ognuno vede l'altro come nemico o una minaccia, dove sopravvivere è più importante di vivere, e si è pronti a chinare la testa ad ogni ordine, anche il più demenziale. Non lasciatevi togliere la cosa più importante che avete, la vita, non intesa come mera sopravvivenza fisica, ma come esperienza amorevole e caritatevole, come libera consapevolezza del proprio essere e della propria autodeterminazione. Gli anni bui che stiamo vivendo passeranno e le persone riacquisteranno l'umanità perduta, io ci credo.