lunedì 10 gennaio 2022

Paura e meditazione

La paura è uno degli istinti animali più importanti, essa ha giocato un ruolo determinante per l'evoluzione degli esseri viventi. Senza la paura si morirebbe nei modi più stupidi e saremmo condannati ad estinguerci presto. Ci sono paure ataviche e ancestrali che ci portiamo dentro il nostro DNA ed esistono poi molti altri tipi di paura, di vario genere ed intensità. Spesso la paura è solo frutto della nostra mente e non trova corrispondenza nella realtà. Quando queste paure prendono il sopravvento sulla nostra mente si trasformano in stati ansiosi che possono sfociare in veri e propri attacchi di panico. Tra le varie tecniche per superare la paura una delle più efficaci è la meditazione. Controllare la mente e il respiro è fondamentale per tenere a bada le nostre paure. Ma raggiungere un livello che dia dei risultati apprezzabili e dei benefici duraturi richiede tempo e costanza. Bisogna inoltre far presente che per chi non è avvezzo alle pratiche meditative l'inizio potrebbe risultare destabilizzante, poiché durante la meditazione si avvertono sensazioni nuove e intense che ad un neofita potrebbero spaventare ed accrescere la paura invece di diminuirla. Ci sono vari tipi di meditazione e ognuna ho uno scopo ben preciso. Per quanto riguarda la paura le tecniche meditative principali si dividono in 3 fasi: 

  • calmare
  • prendere coscienza
  • riprogrammare

Calmare la mente non è cosa facile perché il cervello umano è abituato a lavorare incessantemente ed è bombardato da tantissimi stimoli esterni. I pensieri si susseguono senza sosta e spezzare questo meccanismo è molto difficile. Fare vuoto dentro la mente serve per allenarla a fare spazio a nuovi pensieri e ad essere pronti per la seconda fase della meditazione, prendere coscienza.  

Per quanto riguarda la paura la meditazione non deve limitarsi solo a svuotare la mente dai pensieri negativi, perché le ansie potrebbero bussare nuovamente alle porte, anche con maggiore insistenza. La seconda fase serve appunto a capire perché in noi ci sono queste paure, bisogna perciò entrare in uno stato di profonda trance, osservare le proprie paure e prendere consapevolezza del come si sviluppano.

La terza fase della meditazione serve per sviluppare tecniche immaginative e sviluppare nuovi meccanismi mentali. Le tecniche immaginative permettono di focalizzare l'attenzione verso dei pensieri positivi e calmanti. Possiamo immaginarci in una situazione piacevole o legarci ad un ricordo dell'infanzia che ci faceva sentire al sicuro. Mettendo in atto questi nuovi meccanismi mentali permetterà di affrontare le paure nel migliore dei modi.

In questo link meditazione troverete consigli e tecniche utili.

Non fidatevi di chi vi dice che meditare è semplice, molti confondono il rilassamento con la meditazione. Molti credono di meditare solo perché stanno immobili con gli occhi chiusi, ma si può meditare anche passeggiando con gli occhi aperti.  Concentrarsi totalmente su quello che si sta facendo in quell'istante è una forma fenomenale di meditazione. Provate a sciacquare i piatti concentrandovi solo su quello, vedrete che ben presto la vostra mente partirà per mille destinazioni. Fermare la mente su di una determinata azione è un ottimo allenamento. Questo metodo oltre ad allenare la concentrazione aumenta anche la forza di volontà. Quest'ultima è fondamentale per vincere le paure, perché dopo aver preso consapevolezza delle forze scatenanti che innescano le nostre paure dobbiamo avere la forza di volontà e il coraggio di sfidare le nostre paure e non ritornare ai meccanismi mentali che ci farebbero ripiombare nella paura. 

Può essere utile anche ascoltare determinati suoni durante la meditazione, come quelli scaturiti da campane tibetane, suoni binaurali o rilassanti.

Il respiro è un altro aspetto determinante per meditare correttamente e connetterci con la parte più intima di noi. Il respiro controllato ed osservato oltre a calmarci può farci cadere in uno stato di trance che è la chiave per lavorare al nostro interno. Durante lo stato meditativo possono manifestarsi angosce e paure irrazionali, ed è in questo caso che il respiro diventa ancora più importante per non spaventarci e mollare. La respirazione diaframmatica rimuove i blocchi emotivi e scioglie le tensioni muscolari. Focalizzare l'attenzione sul respiro è importante soprattutto per chi sperimenta la meditazione per le prime volte, per controllare che si respiri correttamente e per allenare la concentrazione.

La meditazione è una importante risorsa a nostra disposizione, molto antica e tramandata da millenni.  Anni e anni di esperienza e perfezionamento hanno sviluppato tecniche sempre più efficaci per farci vivere meglio. 

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