mercoledì 22 giugno 2022

Essere se stessi

"Sii sempre te stesso!" 
Quante volte abbiamo sentito o letto questa semplice frase, oggettivamente molto carica di significato e ispiratrice per una vita piena e sincera. Tuttavia queste parole racchiudono uno dei più pericolosi luoghi comuni. Ci sono altre massime simili come ad esempio "fa ciò che senti" oppure "fai ciò che ti rende felice" che se prese alla lettera possono sviluppare un esistenza libera e leggera ma possono dare adito a problemi di natura pratica e morale. 
Essere sempre se stessi implica che ognuno di noi si comporti in ogni circostanza nel modo che ci suggerisce la nostra natura, la nostra indole, la nostra morale, i nostri principi e il nostro modo di vedere la realtà. 
Questo funziona se la persona che applica questa massima è animata dai migliori propositi, se vive la propria vita con consapevolezza, se ha un cuore gentile ed empatico. 
Mentre nel caso di un animo gretto, narcisista, egoista e poco consapevole questa massima può far credere di sentirsi in diritto di ferire o passare sopra i sentimenti degli altri in ogni circostanza, nascondendosi poi dietro la celebre frase "sono fatto cosi". 
Andando più nello specifico, se una persona propensa a fare del male mettesse in pratica il "sii sempre te stesso" ciò comporterebbe una serie di problemi a se stesso e ad altre persone.
E a poco servirebbe la correzione con altri motti che ingarbugliano di più la situazione, come ad esempio "non fare agli altri quello che non vuoi sia fatto a te". Un masochista, per esempio, che vorrebbe essere sempre se stesso e accetta di soffrire per provare piacere, non si farebbe scrupoli a far provare ad altri del dolore, perché il dolore è ciò che lui desidera e non lo vede minimamente come qualcosa di negativo.
Aspirare ad essere sempre se stessi, ad agire con la propria coscienza, a non nascondersi dietro ad una maschera è lecito e auspicabile, anzi dovrebbe essere la norma. Ma prima che ciò accada è necessario un lavoro interiore che ci renda magnanimi e empatici verso gli altri.
Nella società in cui viviamo siamo costretti per necessità, per quieto vivere, per consuetudine ad indossare non una, ma infinite maschere, come scriveva Pirandello. Siamo veramente noi stessi con pochissime persone e talvolta solo in alcuni momenti. C'è persino chi non riesce ad essere se stesso con se stesso. C'è chi si inganna, si autoillude  e non ammette le proprie debolezze e i propri difetti. 
Chi può affermare sinceramente di essere sempre se stesso con tutti e in ogni occasione?
Quasi nessuno. 
Nel lavoro, in famiglia, con gli amici, con chi vogliamo bene spesso siamo costretti a fingere per non creare tensioni e frizioni.
Con questo non voglio assolutamente dire che bisogna mentire e soffocare quel che si è. Assolutamente no. Ciò porterebbe a squilibri e nevrosi. Bisogna sviluppare pienamente se stesso, le proprie aspirazioni per vivere serenamente. Voglio sottolineare però come questa frase " sii sempre te stesso" venga abusata per giustificarsi da chi non è consapevole del danno che il suo modo di fare arreca agli altri. Essere se stessi non significa fregarsene degli altri e delle conseguenze. Se vogliamo essere ironici possiamo dire: "sii sempre te stesso, ma se sei uno stronzo almeno fingi di essere buono".
Per prima cosa cosa per essere se stessi è necessario capire ciò che si è. Se quel che pensiamo di essere deriva dalla nostra natura, dal nostro io o sono sovrastrutture esterne. Come per esempio delle idee e modi di pensare e agire che ci sono state inculcati da altri. Dopo è necessario provare a migliorarsi e a smussare i propri difetti, tenendo però presente che non si potrà mai piacere a tutti e che l'essere noi stessi non verrà accettato da chi ci immaginava diversi. Penso che se ognuno si impegnasse a dare il meglio di noi in ogni situazione vivremmo in un mondo migliore. Perciò alla massima originaria aggiungerei una frase che renda meglio il concetto che voglio esprimere:
"Sii sempre (pronto a dare il meglio di) te stesso". 

martedì 3 maggio 2022

Stato di paura e paura di Stato

E' estremamente difficile rimanere indifferenti e non emotivamente coinvolti da quel che accade in Ucraina ormai da oltre due mesi. Immagini terribili ci vengono mostrate incessantemente dai media di tutto il mondo occidentale. In Italia si susseguono trasmissioni e dibattiti perlopiù frequentati dai soliti opinionisti e giornalisti che ripetono a oltranza le solite litanie del terrore. Non mi interessa sapere chi è dalla parte della ragione, chi ha il torto maggiore per l'inizio di questa guerra. Quello che mi preme sottolineare in questo post è come i media internazionali stiano proseguendo quella campagna di terrore già vista negli ultimi due anni con il Covid-19. Nella rappresentazione giornalistica i cosiddetti No-Vax e No-GreenPass di poco tempo fa sono adesso i putiniani o i pacifisti anti NATO, i plurivaccinati ora sono i difensori della democrazia occidentale e dell'Ucraina libera. E' un copione che si ripete come in un déjà vu. Il nemico su cui riversare la nostra attenzione prima era un virus, ora è la Russia. C'è un tentativo da parte dei media di addossare tutte le colpe della guerra alla Russia e di spingere verso il proseguimento dello scontro militare fornendo all'Ucraina armi di ogni tipo. Nei dibattiti televisivi non c'è voglia di ascoltare l'opinione altrui ma c'è l'arroganza di far valere le proprie. Le parti in causa sono sempre più accanite nel manifestare le proprie idee come l'unica verità incontrovertibile. Il tutto condito da immagini di guerra sempre più cruenti e da notizie sempre meno rassicuranti. E' come se chi controlla l'informazione abbia deciso di doverci imprigionare in uno stato di paura, di incertezza e quindi di sottomissione. Infatti un popolo impaurito è maggiormente manipolabile, malleabile e pronto ad accettare qualsiasi nefandezza senza avere il coraggio e la forza di reagire. La minaccia nucleare, il possibile razionamento del gas, l'aumento dei prezzi del cibo e delle materie prime con conseguente crisi economica provoca nella gente l'incertezza del futuro, che fa scivolare l'essere umano dentro un processo di annichilimento della volontà. E' questo il nichilismo di chi non crede più a nulla, di chi non ha più obiettivi e prospettive. Perché impegnarsi nella vita se tutto rema contro di noi, se non possiamo far niente contro avvenimenti più grandi di noi. Il senso di impotenza e frustrazione che deprime l'essere umano, ci fa sentire inadeguati, quasi inadatti a vivere in questo mondo.  Ci fa percepire come dei corpi estranei in questo folle mondo, dove chi ci governa spinge verso la guerra e l'autodistruzione invece di cercare la pace e il benessere dei popoli. Il miglior modo per non essere risucchiati nella spirale negativa è quello che negli ultimi due anni ha permesso a molti di vivere serenamente la pandemia, ossia rimanere centrati.
Qualsiasi cosa accada è necessario mantenere la lucidità, essere consapevoli che quel che possiamo fare è vivere ogni giorno pienamente, mantenere saldi i propri principi e valori, lavorare per i propri obiettivi e aspirazioni. Non lasciamo entrare la guerra dentro di noi, lasciamo fuori la negatività delle parole d'odio, delle immagini cruenti, di dibattiti inconcludenti. Spegniamo le tv e viviamo la bellezza della natura, passiamo il tempo con chi ci fa stare bene. Quel che accadrà in futuro, di bello o brutto, troverà davanti persone forti ed equilibrate. consapevoli e determinate ad affrontare qualsiasi cosa. In conclusione mi congedo con una massima illuminante di Lao Tzu:
"Se hai un problema e puoi risolverlo è inutile che tu ti preoccupi, se non puoi risolverlo è altrettanta inutile la tua preoccupazione."

domenica 20 marzo 2022

Guerra

Questo nuovo conflitto sembra giungere inaspettato e improvviso come una folgore nel cuore dell'Europa. Tuttavia alcuni esperti di geopolitica aveva preannunciato con molti anni di anticipo la crescente ostilità tra Russia e Ucraina. Tra i molti mi sento di citare Giulietto Chiesa, giornalista scomparso nel 2020 e grande conoscitore dell'Europa orientale e della politica russa. Il cronista preannunciava da anni lo scoppio di questa guerra. Cosi come anche profetizzato negli scorsi anni da Alessandro Orsini, professore Associato di Sociologia del terrorismo e Direttore dell'Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della LUISS. Quest'ultimo ha evidenziato che le sanzioni economiche non fermeranno Putin e che dare armi all'Ucraina peggiorerà il conflitto. Ha ricordato poi la crisi USA-URSS, nata dopo che l'Unione Sovietica piazzò missili nucleari a Cuba, puntandoli verso la vicina Florida. La guerra nucleare fu disinnescata trattando e non alimentando il conflitto. Ha poi detto che se il Messico avesse ospitato truppe russe gli USA avrebbero invaso il Paese ispanico.

Da dove nasce questo conflitto? 

Bisogna riavvolgere il nastro della storia fino ad arrivare alla caduta del muro di Berlino e allo scioglimento dell'Unione Sovietica. Un accordo non scritto sanciva l'impegno della NATO a non espandersi verso i paesi nati dal dissolto blocco sovietico. Col passare degli anni però l'influenza non solo europea ma soprattutto statunitense sui paesi dell'Europa orientale si è fatta sempre più forte, tanto da inglobare queste nazioni dell'est Europa prima nell'unione europea e poi nella NATO. La Russia si è ritrovata quindi a confinare con nazioni che ospitano basi militari e missili balistici di un'organizzazione militare nata subito dopo la fine del secondo conflitto mondiale con lo scopo di contrastare l'influenza sovietica sull'Europa e sul mondo intero. Se anche l'Ucraina fosse entrata nella NATO ciò avrebbe potuto consentire di piazzare al confine con la Russia missili con testate nucleari, che se puntate direttamente su Mosca non avrebbe lasciato alla Russia la possibilità di una risposta difensiva o controffensiva. In questo modo il cosiddetto "First Strike" lanciato dalla NATO avrebbe  potuto colpire la Russia senza che i Paesi occidentali subissero conseguenze disastrose. Insomma la Russia avrebbe avuto una pisola puntata alla tempia e ciò avrebbe comportato per il Cremlino un ruolo subalterno ai Paesi occidentali in tutte le dinamiche geopolitiche. La sopravvivenza della Russia, della propria identità  e autodeterminazione sarebbe stata in pericolo.

Le regioni contese

In Ucraina ci sono stati due moti contestatori contro il governo filorusso. Nel 2004 la rivoluzione arancione non ha spostato gli equilibri di potere mentre in seguito, nel 2014, una rivolta popolare denominata Euromaidan ha permesso di cacciare il presidente filorusso. Queste due rivoluzioni sono state finanziate e volute dall'occidente, con gli USA in prima linea. Lo stesso Soros ha ammesso di aver finanziato queste proteste. La Crimea, regione filorussa dell'Ucraina, con un referendum popolare ha sancito la volontà di far parte della Russia. Stessa cosa hanno fatto il Donbass e il Lugansk, regioni dell'est Ucraina. In queste due regioni negli ultimi 8 anni è in atto una guerra sanguinosa tra l'esercito ucraino, composto anche dal battaglione Azov di matrice neonazista contro le milizie separatiste. Questi neonazisti sono stati regolarizzati nell'esercito ucraino proprio dal presidente in carica Zelensky, di origine ebraica! La guerra dal 2014 ha causato oltre 14mila morti, compresi molti bambini. Da ricordare è soprattutto la strage di Odessa, in cui 50 persone hanno perso la vita per mano dei filonazisti ucraini. 

L'abisso della guerra 

Schierarsi con l'Ucraina o con la Russia non serve a niente e non cambierà le sorti della guerra. Entrambi i presidenti sembrano giocare con la vita del proprio popolo. Anche distinguere tra aggressore e aggredito non servirà a fermare la guerra. Se è vero che Putin ha invaso un territorio sovrano bisogna anche sottolineare che in Ucraina si sono svolte ben tre esercitazioni interforze, e vicino la città di Leopoli è presente una base militare di addestramento con istruttori americani e di altre nazioni occidentali. Gli USA negli ultimi anni hanno dato soldi e armi all'Ucraina per combattere contro le regioni filorusse ad est. La Fox News, emittente televisiva statunitense, ha mostrato un video dove dirigenti del governo USA ammettevano la presenza di laboratori biologici segreti in Ucraina. Sia chiaro, tutto questo NON giustifica minimamente la guerra e NON è un tentativo di assolvere Putin. Vedere l'esodo di donne e bambini e la morte di tanti soldati e civili fa male al cuore. Ma per trovare una soluzione a questo conflitto bisogna necessariamente comprendere le ragioni che l'hanno causata. Le potenze militari non ragionano come immaginiamo. La loro priorità è mantenere la sicurezza del proprio territorio ed eliminare eventuali minacce e il concetto di bene e male è relativo.

Le nostre guerre "giuste"

La NATO, creata a scopo difensivo, avrebbe dovuto sciogliersi dopo la caduta del comunismo, non aveva più ragione di esistere, e invece si è allargata ad altri Paesi. La NATO durante la guerra nei Balcani ha bombardato per 78 giorni consecutivi Belgrado, e gli aerei partivano dalle basi italiane. Gli USA col pretesto di voler esportare la democrazia hanno unilateralmente iniziato guerre, hanno destabilizzato regioni, hanno finanziato rivoluzioni in molte nazioni usando agenti della CIA mettendo al potere burattini di Washington. Hanno invaso militarmente Paesi sovrani e sterminato civili con l'uso di armi non convenzionali, come il fosforo bianco e l'uranio impoverito. Hanno eliminato presidenti non più amici come Hussein in Iraq e Gheddafi in Libia. Hanno finanziato i ribelli in Siria insieme all'Arabia Saudita, creando cosi l'Isis per sconfiggere Assad. Non ci sono riusciti solo  perché la Russia è giunta in aiuto del presidente siriano.  In questi giorni i media ci stanno inondando con le crude immagini delle vittime di questa guerra. Mi sarebbe piaciuto vedere lo stesso atteggiamento quando a bombardare ed uccidere eravamo noi occidentali, quando gli aggressori di paesi sovrani eravamo noi "democratici" e le nostre guerre venivano definite missioni di pace. Gli USA dal secondo dopoguerra sono stati protagonisti di guerre considerate "giuste" da molti occidentali. Anche Paesi europei e del gruppo NATO hanno compiuto crimini e guerre. La Turchia, che di certo non è uno Stato democratico ma fa ugualmente parte della NATO, ha ucciso migliaia di Curdi negli ultimi anni. L'Italia ha venduto bombe all'Arabia Saudita, altro Stato non democratico ma amico dell'occidente, con cui sono stati uccisi migliaia di civili yemeniti. Israele, paese di stampo occidentale nel cuore del Medioriente, da anni compie abusi territoriali e crimini contro i civili palestinesi nel silenzio internazionale. L'occidente commercia tranquillamente con la Cina, Paese dittatoriale, e con tante altre nazioni non democratiche. Insomma l'occidente non può dare lezioni di moralità a nessuno e non può stracciarsi le vesti per gli orrori della guerra solo adesso che ci tocca da vicino e la morte e il dolore ci viene mostrato ogni giorno in TV.

martedì 15 febbraio 2022

La ricerca della felicità

La felicità si presenta in molte forme e può essere difficile da definire mentre l'infelicità è facile da identificare, sai riconoscerla quando la vedi, quando è parte del tuo umore e quando la senti addosso. L'infelicità è una sensazione terribile che diventa contagiosa anche per tutti quelli che ti circondano. Si diffonde facilmente e abbatte le vibrazioni positive degli altri. La felicità tende ad essere qualcosa che le persone pensano sia fuori dal loro controllo; tuttavia è l'esatto opposto. La felicità ha ben poco a che fare con le circostanze della vita. La felicità è sotto il tuo controllo ed è il prodotto delle tue abitudini e della tua visione della vita. Le cattive abitudini e guardare il mondo attraverso una lente depressiva si tradurranno in infelicità. Invece meccanismi di approccio positivi e una visione ottimistica generale della vita si tradurranno in felicità. E' necessario dunque abbandonare le cattive abitudini per raggiungere la felicità.

Avere del rancore per qualcuno è come portare in giro un peso. Questo sentimento ti trattiene dall'essere veramente felice anche se pensi che sia posto nella parte più nascosta della tua mente. Sarà sempre lì a disturbarti e a causarti negatività. Bisogna andare avanti quando qualcuno ti ferisce e ti tradisce poiché non lasciare andare il passato ritarderà l'esperienza completa del tuo futuro. Lascia andare qualsiasi rancore a cui ti sei aggrappato. Ciò ti aiuterà a sentirti più leggero e più felice. 

Quando qualcuno si sente cronicamente infelice, tende ad evitare le altre persone. Questa è un'abitudine sbagliata in quanto socializzare, indipendentemente dal fatto che inizialmente non si voglia farlo, è ottimo per il proprio umore. Tutti noi abbiamo giorni in cui abbiamo voglia di nasconderci sotto le coperte e non uscire nel mondo per un giorno. Quando questa diventa una regola invece di un'eccezione risulta distruttiva per l'umore. Prenditi del tempo per analizzare quando l'infelicità ti sta rendendo antisociale e costringiti a uscire e socializzare con alcuni amici. Sarai in grado di capire subito la differenza di stato d'animo.

Un modo infallibile per restare nell'infelicità è concentrarsi su un futuro che non è raggiungibile. Dicendo a te stesso "Sarò felice quando..." è una delle abitudini negative più facili in cui cadere. Non importa come finisci la frase (lavoro migliore, nuova relazione o qualcosa di simile). L'affermazione pone troppa enfasi sulle circostanze e il miglioramento della situazione attuale non porta automaticamente alla felicità. È importante non passare il tempo ad aspettare qualcosa che ha dimostrato di non avere alcun effetto sul tuo umore. Invece, concentrati sull'imparare ad essere felice in questo momento, nel momento presente. Sii consapevole di tutte le cose intorno a te ed elenca le cose per cui sei grato oggi.

Le persone felici sanno che lamentarsi delle situazioni non servirà a nulla né cambierà il problema che stai affrontando. Le persone felici si rendono conto che per sistemare qualcosa bisogna agire, non serve a nulla lamentarsi. Le persone che si lamentano costantemente emanano un'energia negativa che influenza gli stati d'animo di tutti coloro che li circondano. Se sei una persona che ha la convinzione predefinita che la vita sia dura e fuori dal tuo controllo potresti vederti come una vittima. Questo è una condizione in cui la persona si sentirà impotente. Invece di concentrarti su quanto sia ingiusta o terribile una situazione, pensa a un modo per cambiarla. Cerca gli aspetti positivi, non vedere te stesso come una vittima ma pensa a modi per intraprendere azioni appropriate.

Le persone che spettegolano causano costantemente insicurezza e infelicità in se stesse e in coloro con cui parlano. Quando qualcuno non è soddisfatto della propria vita, si concentrerà sulla vita degli altri, cercando di trovare le cose più negative da dire sugli altri in modo che si sentano meglio con se stessi. Possono provare gelosia, invidia e nutrire risentimento nei confronti di una persona che secondo loro ha una vita migliore. Confrontare costantemente la tua vita con quella di qualcun altro porterà solo alla depressione. Una persona felice e sicura di sé invece non ha bisogno di spettegolare. Chi è veramente felice, si sta concentrando su tutte le cose positive della propria vita invece di cercare di abbattere gli altri, perché sa che la buona fortuna e le circostanze sono solo segni di ciò che anche loro possono aspirare a raggiungere.

Le cose brutte accadono a tutti, è una legge della vita. Tuttavia, c'è un'enorme differenza nel modo in cui le persone infelici e felici reagiscono all'evento negativo. Una persona felice vedrà il problema per quello che è: un momento temporaneo o triste nella sua vita. Mentre una persona infelice vedrà qualsiasi cosa negativa come un'ulteriore prova che la vita è ingiusta. Essi reagiscono in modo pessimista e prendono il problema personalmente. Una persona infelice, invece usa ogni evento negativo come prova che il giorno, la settimana, il mese, forse anche tutta la vita è contro di lui. Una persona felice invece si arrabbia ma mantiene la giusta prospettiva. 

Poiché le persone infelici sono pessimiste e sentono una mancanza di controllo sulle loro vite, tendono a sedersi e aspettare che qualcosa accada loro. Invece di fissare obiettivi, imparare e migliorare se stessi, continuano ad arrancare e poi si chiedono perché le cose non cambiano mai. Le persone felici si pongono degli obiettivi per migliorare se stesse e la propria vita. Chi è felice non ha paura di fissare un nuovo obiettivo ed è entusiasta di provare cose nuove. Una persona infelice crederà automaticamente di non essere in grado di svolgere un tale compito e si preparerà al fallimento prima ancora di tentare.

L'amor proprio può richiedere molto tempo per svilupparsi, ma non possiamo essere veramente felici senza di esso. La tua autostima contribuisce notevolmente alla tua felicità e ti permetterà di essere a tuo agio e sicuro in ogni circostanza. Quella fiducia si irradierà a chi ti circonda. Chi ha bassa fiducia in se stesso ha maggiori probabilità di cadere in abitudini negative che lo aiutano a sentirsi meglio per poco tempo (droghe, alcol, gioco d'azzardo, sesso occasionale, ecc...). Ma questi vizi sono dannosi e acuiscono solo l'infelicità aumentando i problemi. Queste persone tendono anche a guardare tutti i loro difetti e si sentono di avere una vita piena di rimpianti. E' indispensabile concentrarsi sulla radice della tua infelicità e iniziare a realizzare azioni positive che ti fanno sentire meglio, come aiutare gli altri e fare qualcosa di costruttivo.

E' consigliato annotare e analizzare le tue abitudini negative che ti stanno causando infelicità. Cambiare le tue abitudini nel tentativo di diventare più felice è una delle cose migliori che possa fare per te stesso. Prendere il controllo della tua felicità e della tua vita farà sentire più felice te e anche coloro che ti circondano.


domenica 30 gennaio 2022

I custodi della Terra

Attraverso i nostri occhi, l’universo percepisce sé stesso. Attraverso le nostre orecchie, l’universo ascolta le sue armonie. Noi siamo i testimoni attraverso cui l’universo diventa cosciente della sua gloria e della sua magnificenza. (Alan Watts)

Non sei nell'universo, tu sei l'universo. (Eckhart Tolle)

Secondo l'antica saggezza gli esseri umani sono stati creati per essere i custodi della Terra.
Siamo nati su questo pianeta per prenderci cura del mondo vegetale e degli animali, per proteggere le sue bellezze naturali, per mostrare rispetto e gratitudine per tutta l'abbondanza che la Terra ci dona ogni giorno.
Gli scienziati stanno scoprendo in questi anni che ogni cosa nell'Universo vibra ad una determinata frequenza. Ciò include anche gli esseri umani.
Pensate al vostro battito cardiaco, alla respirazione, ai cicli di veglia e sonno, ogni momento ha la sua specifica vibrazione.
Tutte le cose nell'universo vibrano in modo diverso, in una forma che non siamo in grado di percepire. Le vibrazioni di una roccia o di un albero sono più difficili da percepire rispetto a quelle di altre creature più simili a noi: come ad esempio il battito del cuore di un cane, il ritmo di un cavallo al galoppo o il ronzio di un'ape.
L'antica saggezza, e molti sciamani di oggi, testimoniano che anche gli oggetti inanimati hanno un'energia vibrazionale.
Le moderne scoperte scientifiche, come la teoria delle superstringhe sostengono l'idea che le vibrazioni sono al centro di tutta l'esistenza cosmica.
Le vibrazioni dunque esistono, ma nella cultura moderna non viene insegnato ad affinare i sensi per essere in grado di rilevare questo tipo di energia. E così per la maggior parte di noi questo fenomeno passa inosservato nel corso della vita.
Ma se ci fermiamo per qualche istante possiamo cominciare a percepire il flusso e riflusso del mondo naturale tutto intorno a noi.
I fiori coi loro cicli di apertura e chiusura, di nascita e morte, le maree, la migrazione degli uccelli, i cambiamenti meteorologici, le stagioni, l'orbita della Terra intorno al Sole, tutti questi fenomeni sono vibrazioni su scale più piccole o più grandi.
Arkan Lushwala, nel suo libro "Il Tempo del Giaguaro Nero", afferma:
"Il genere umano è stato creato con la missione di prendersi cura di tutto il resto della Creazione attraverso il potere del loro cuore e la loro capacità di produrre vibrazioni positive.
Mantenere questa memoria viva nel cuore di tutto ciò che vive è un dono, la loro missione, e un fondamentale comandamento nel modo di vivere."


Come i nostri antenati curavano l'universo

Gli antichi sentivano la responsabilità di manifestare il loro rispetto, onore e gratitudine nei confronti della Natura, dell'Universo e della Madre Terra che ha dato loro la vita. E così hanno creato i rituali che coinvolgono il canto, la danza, l'accensione di fuochi e diversi tipi di preghiera. Queste attività hanno alzato la vibrazione della Terra e di tutte le forme di vita. 
Le loro azioni, condotte con grande amore e gratitudine nei loro cuori hanno rafforzato la potenza della natura.
A sua volta, la Terra e l'Universo hanno protetto e sostenuto gli umani, condividendo con loro la grande abbondanza del creato.
"E' comunemente noto agli sciamani che le vibrazioni ad alta frequenza attivano la coscienza, nutrono ciò che ha fame o è debole, aiutano a guarire ciò che è malato, e innescano le forze più luminose della natura." (Arkan Lushwala)

Alcune culture hanno riportato le forze vibrazionali nella costruzione dei loro edifici.
Gli antichi egizi, o chi per loro, innalzarono piramidi giganti, la cui costruzione era praticamente impossibile con la tecnologia del loro tempo.
Questi edifici sono stati allineati con le stelle per riflettere vibrazioni più alte.
Lushwala teorizza che chi ha progettato le piramidi egizie, nonché gli antichi templi in Guatemala, Perù, Messico, e in altri luoghi hanno voluto creare “specchi sacri per produrre e condividere liberamente vibrazioni ad alta frequenza.”
“Hanno costruito un mondo sulla Terra che era come uno specchio in cui la danza cosmica può riflettersi e risuonare, e dove tutti gli esseri potevano ricevere il nutrimento di questa vibrazione.“ (Arkan Lushwala)
E così, sappiamo dalla saggezza di queste persone che hanno vissuto migliaia di anni fa, che abbiamo come esseri umani sulla terra la responsabilità di proteggere e prenderci cura della terra.

Stiamo fallendo come custodi

Oggi, a causa di un'economia globale guidata da ricchezza e avidità, gli esseri umani stanno distruggendo l'ambiente e con esso il naturale equilibrio tra uomo e natura.
In generale, in tutto il mondo, stiamo prendendo dalla Terra molto più di quanto stiamo restituendo a Lei attraverso il rispetto e l'amore.
Allo stesso tempo, le culture più antiche del mondo, cioè i gruppi che detengono l'antica saggezza e in molti casi ancora praticano gli antichi rituali di guarigione stanno scomparendo.
Il National Geographic afferma che il 20% della foresta amazzonica è stata cancellata negli ultimi 40 anni, e un altro 20% potrebbe essere perso nel corso dei prossimi 20 anni.
Le aree che vengono cancellate includono il territorio ancestrale di molte antiche tribù che dipendono interamente dall'ambiente circostante per il loro cibo, l'acqua, le medicine naturali e il benessere in generale.
Poiché queste persone sono sempre più minacciate e isolate, rischiano di scomparire e con loro tutte le tradizioni e conoscenze possedute.
I loro giovani vengono attratti dalla tecnologia e da un mondo che sembra più allettante e piacevole.
E  cosi con le generazioni più anziane muoiono anche interi mondi di conoscenze ancestrali.

Gli antichi modi di cantare e ballare per onorare la Terra

Che cosa succede quando questi importanti rituali importanti svaniscono? Qual è l'effetto sull'Universo quando sempre meno persone conoscono gli antichi modi di cantare e ballare per onorare la terra?
Arkan dice che:
"Quando ci si dimentica di nutrire le forme di vita che ci nutrono, tutto inizia a decadere e a perdere il suo splendore.
L'umanità ha consumato milioni di tonnellate di risorse prese dal pianeta durante gli ultimi decenni... Non c'è alcun metodo conosciuto per compensare la Terra di tutto ciò che abbiamo preso da Lei."

Che cosa possiamo fare per ristabilire il contatto con la Terra e ripristinare la brillante vibrazione vitale, per ridare indietro al nostro mondo ciò che le persone hanno preso avidamente?
Infatti, se siamo in grado di trovare un modo per restituire alla Terra, allora sarà sicuramente possibile avere più abbondanza da condividere, e gli esseri umani potranno vivere un aumento di prosperità (la ricchezza di corpo, mente e cuore), invece di essere coinvolti in infinite guerre, avidità e paura come gran parte del mondo d'oggi.

La nostra responsabilità oggi

L'attivismo evolutivo è un movimento crescente basato sull'idea che noi, come esseri umani, siamo consapevoli dell'evoluzione e del nostro posto nel cerchio della vita. 
L'antica saggezza ci dice che siamo stati creati per essere i custodi della Terra, e così la nostra coscienza ci spinge verso una responsabilità straordinaria per creare un mondo migliore per tutti gli esseri viventi.
Ci aspetta un grande lavoro per rendere possibile la transizione da un essere umano distruttivo per il pianeta ad un rapporto uomo-terra reciprocamente valorizzante.
E' necessario però impegnarsi veramente con enorme coraggio, con grande impegno per arrivare all'obiettivo prefissato.
In tutto il mondo fioriscono gruppi che sostengono un cambiamento sociale, una trasformazione significativa nel nostro modo di vivere.
Questi movimenti chiedono un cambiamento del paradigma corrente rispetto alla natura; un allontanamento dal consumismo verso una visione più olistica degli esseri umani sulla Terra.
Una nuova prospettiva  sembra dunque possibile. E' necessario tuttavia impegnarsi tutti, cosi facendo la nostra responsabilità collettiva come esseri umani sarà decisiva nel plasmare l'evoluzione della vita sulla Terra e ripristinare l'antico equilibrio con la natura.   

venerdì 21 gennaio 2022

Illusione e realtà

Pensieri vaganti

Le nostre menti sono principalmente erranti. Un piccolo pensiero può portarci in un viaggio nel passato o nel futuro. E 'difficile per la mente rimanere in questo momento, nel qui e ora.
La mente elabora, abbellisce, esagera, distorce, e può portarci lontano dalla verità.
Nella mente si può inventare ogni tipo di storia e fantasticare negativamente su avvenimenti che in realtà sono innocui. Fantasie che dopo un attenta riflessione rientrano nel loro alveo naturale.

Le emozioni 

Le paure del passato e le brutte esperienze vissute possono distorcere la realtà. Usiamo spesso i nostri sentimenti e le emozioni del passato per dare un senso alle nuove esperienze. 
Se i nostri sentimenti passati sono negativi continuiamo nello stesso modo ad interpretare negativamente il presente, perché guardiamo le situazioni da un punto di vista negativo. 
Allo stesso modo, se i sentimenti del passato sono positivi questo sarà anche il modo di riflettere i nostri atteggiamenti attuali. 

Placare la mente

Quando la nostra mente e le nostre emozioni sono troppo coinvolte è difficile per noi rimanere in uno stato di amore, pace e armonia, ma questo è ciò che dobbiamo cercare di fare. 
Calmando la mente e controllando le emozioni dovremmo quindi essere in grado di calmare il nostro spirito e aumentare la nostra vibrazione.
Ho notato a volte che quando sto per entrare in uno stato meditativo la mia mente viene presa da un chiacchiericcio costante, e svolazza da un argomento all'altro, dal passato al futuro e viceversa. E' molto difficile per la mente trovare quiete e silenzio. 
Abbiamo bisogno di fermarci e riflettere su noi stessi. Le nostre anime gridano per essere liberate dai pensieri che ci assillano, ma noi non siamo in ascolto. 
Una volta che siamo in grado di creare uno spazio nella nostra vita e nella nostra mente potremo permettere alla verità di entrare in noi. 
Stiamo vivendo così in fretta che possiamo vedere solo una parte della realtà, mentre c'è molto di più al mondo di quello che possiamo osservare solo con gli occhi.
La mente ha bisogno di essere domata altrimenti è come un cavallo selvaggio che gira intorno e non ci porta da nessuna parte.
Se siamo in grado di osservare i nostri pensieri e sentimenti possiamo concentrarci su ciò che è importante nella nostra vita e ciò che non è così indispensabile. Siamo in grado di dare la priorità e smettere di sprecare energia su modelli di pensiero negativo e su cose futili. 

Le distrazioni

Tutto questo è molto più facile a dirsi che a farsi. Ognuno di noi vive con il telefono cellulare perennemente presente. Siamo in costante comunicazione con tutti. Non abbiamo mai modo di riposare e distaccarci. 
Passiamo la giornata tra messaggi e chat con amici e famigliari, viviamo connessi ai social come Facebook, Instagram e Twitter, ci perdiamo in internet e facciamo shopping online. 
Siamo continuamente connessi e occupati in mille attività piuttosto che essere connessi con noi stessi. 
Quando finalmente ci si siede e si gode il silenzio siamo presi dal panico, siamo soli con i nostri pensieri e ciò ci spaventa. Noi non siamo in grado di fermarci, sederci e stare in silenzio. 

La paura della solitudine

Ogni giorno il mondo diventa sempre più folle, e mi capita di osservare gruppi di amici che si riuniscono per socializzare ma non parlano tra loro, tutti guardano i loro smartphone, parlando e chattando con qualcun altro piuttosto che con la persona di fronte a loro. 
Vedo persone camminare per le strade con i telefoni attaccati alle loro orecchie o con le cuffie, oppure fissando uno schermo piuttosto che guardare intorno a loro quello che sta succedendo. 
Tanti giovani di oggi sono cresciuti con i telefoni cellulari e si sentono persi senza di loro. 
Oramai ogni secondo della nostra giornata è controllato dai nostri telefoni cellulari, la gente non riesce quasi a sopravvivere senza di loro, è come se lo smartphone sia diventato una parte di essi, una parte indispensabile del loro cervello. 
Vedono la tecnologia come fondamentale per la loro esistenza; lentamente ottengono un distacco dalla natura e dalla realtà. Si stanno trasformando in un prodotto della loro immaginazione. Non sono quasi più reali. 
Essi stanno scivolando nella nefasta tecnologia piena di prodotti elettronici e social media, nuotano in un mare di chiacchiere e di ego, e stanno seguendo il culto dell'apparire perdendo completamente la loro vera essenza.  

Realtà Virtuale

Siamo assuefatti alla drammatizzazione degli eventi che accadono ogni giorno; Non siamo in grado di far fronte a tutto ciò con il silenzio, la riflessione e la pace. 
Sentiamo l'esigenza di dramma e di azione, di situazioni al limite, e ciò spinge anche le nostre conversazioni in un turbinio di vacuità e frivolezza, distorciamo le nostre realtà con l'aggiunta di falsità che cercano di rendere la nostra vita più interessante per farci sembrare più simpatici e amabili. 
Usiamo tutti i metodi che conosciamo per perseguire questo scopo, anche se ciò significa mentire e ferire gli altri. Siamo tutti assuefatti all'idea di dover ottenere l'attenzione e l'approvazione degli altri. 
Le nostre vite appaiono sui social come perfette, proprio come in una favola, la verità non trova spazio tra una storia inventata e una foto ritoccata; proiettiamo all'esterno un mondo perfetto, quando invece tutto ciò non potrebbe essere più lontano dalla verità.
E' un mondo da sogno, costruito con tetragono ingegno, non importa che esso non sia vero e reale. E cosi facendo non ci rendiamo conto di come il mondo reale sia molto più interessante ed emozionante di un falso sogno.
Siamo molto di più di quanto possiamo immaginare, siamo in grado di fare molto di più, ma stiamo sprecando noi stessi, ogni giorno. 
Stiamo sprecando il nostro tempo e la nostra energia inseguendo cose poco profonde che ci lasciano un senso di vuoto e di solitudine, quindi cerchiamo ancora di più di attirare l'attenzione come in una spirale letale.
Ci culliamo nella vita dei nostri mondi virtuali, facendo finta che tutto vada bene, che tutto sia perfetto. Ma ciò è solo illusione.

Conclusione

Ora c'è da chiedersi perché siano nati questi social e a che scopo. La risposta più plausibile è che al potere fa comodo un'umanità persa nel virtuale, che non si occupa della realtà. Essi non vogliono farci fermare a riflettere, perché se ci fermiamo a pensare e ci guardiamo attorno, vediamo tutte le ingiustizie, tutte le miserie e capiamo tutto ciò che è sbagliato e ingiusto nel nostro mondo. 
Fa tutto parte di un piano per tenerci addormentati e sotto il loro controllo, portandoci sempre più lontano dalla realtà.
In questo momento è fondamentale riprogettare una vita di la pace e di armonia nel mondo reale. E' l'unico modo per affrontare la miseria e le sofferenza, la follia e il caos. Dobbiamo lasciare i nostri mondi di realtà virtuale alle spalle, accantonare i nostri telefoni e parlare con le persone di fronte a noi. 
Non dimentichiamo che siamo tutti parte dell'umanità, tutto ciò che facciamo agli altri si ripercuote anche su noi stessi. 
Questi ultimi due anni di pandemia con il distanziamento sociale e il lockdown ha acuito il distaccamento fra gli esseri umani.
Cerchiamo di essere consapevoli di ogni momento vissuto e pensare a quello che stiamo facendo e dicendo. Stiamo ferendo gli altri? Stiamo mentendo agli altri e a noi stessi? Stiamo diffondendo menzogne per cercare di rendere il nostro mondo più interessante? Stiamo vivendo il presente con coscienza o ci stiamo scollegando dal nostro vero io, dalla nostra anima? 
Il "qui e ora" è tutto quello che abbiamo, il passato è ormai andato e il futuro non esiste ancora. Tutto quello che noi abbiamo, ovunque nell'universo, e che come noi ha ogni altro essere vivente è il presente. 
E questo momento di infinito presente è bene usarlo con saggezza.   

lunedì 17 gennaio 2022

Bibbia e Massoneria

 Quando si parla di massoneria si tende a definire un gruppo unico e omogeneo di individui che percorrono la stessa strada e perseguono le stesse finalità. Nulla di più sbagliato, tanto che sarebbe meglio parlare di massonerie, al plurale. La massoneria affonda le sue radici nel mito, fino a spingersi agli eventi subito successivi ai racconti biblici di Adamo ed Eva, passando tra il racconto della torre di Babele, gli antichi popoli sumeri, babilonesi ed egizi e riemergendo tra le varie sette gnostiche dei primi secoli dopo Cristo. La massoneria tradizionale, ora in minoranza rispetto alle massonerie di stampo moderno con le loro innumerevoli logge, si richiama alle origini dell'Arte Muratoria, e oltre ad avere molti punti in comune col cristianesimo (la Bibbia svolge un ruolo fondamentale nei rituali e nell'ispirazione dottrinale), ha molti influssi di carattere mitologico ed esoterico, specie quello di stampo umanistico-rinascimentale (ermetismo, alchimia, gnosi, magia). Per i massoni tradizionali la Bibbia è "Il Volume della Legge Sacra", un libro da cui prendere spunto per la simbologia in esso contenuto.

Nel 1717, in pieno illuminismo, a Londra nasce la Massoneria moderna che nel 1723, con le Costituzioni di James Anderson, assume il Deismo, ossia una religiosità naturale in cui i dogmi di fede diventano opinioni soggettive. Con la massoneria moderna decade il rapporto simbiotico tra la Bibbia e l'essenza stessa della massoneria. 

Alcuni elementi della massoneria tradizionale che mischiano fede, mito ed esoterismo:

  • La Massoneria, o Arte Muratoria, viene identificata con la Geometria che è il fondamento, e la quinta, delle 7 Scienze Liberali.
  • Tutte le Arti e le Scienze, incluse le 7 Liberali e la Geometria-Massoneria, sono inventate dai 4 figli di Lamech tra cui c’è Tubalcain (che è anche la Parola di passo nella Massoneria moderna al 1° o al 3° grado). Dalla Bibbia sappiamo che Lamech è discendente di Caino, il quale è presentato come il primo che ha fatto costruire una città e che, di fatto, è il primo Muratore.
  • I 4 figli di Lamech, sapendo che Dio vuole vendicarsi («vengeance») dei peccati degli uomini, salvano dal Diluvio tutte le Scienze e le Arti scrivendole su due colonne. Ciascuna colonna reca tutte le Scienze e le Arti.
  • Una di quelle due colonne viene ritrovata da Hermes «padre degli uomini saggi», il quale trasmette le Scienze a tutti gli uomini.
  • Abramo insegna le 7 Scienze agli Egiziani. Le Scienze si tramandano da Euclide a Pitagora.
  • C’è anche un elogio implicito alla Torre di Babele o di Babilonia e al re Nimrod che l’ha fatta costruire e che per primo ha dato regolamenti ai massoni…

Ai Cainiti (tale è anche il nome di una setta gnostica del II secolo d.C.) viene attribuita l’invenzione e la salvezza di tutte le Scienze (soprattutto la Geometria-Massoneria) poi rinvenute e diffuse da «Hermes» ossia Ermete Trismegisto, dio greco-egiziano della magia, cui si attribuisce un insieme di scritti gnostici e magici chiamato Corpus Hermeticum, da cui il termine Ermetismo. Sappiamo che tra le dottrine dell’Ermetismo ci sono: gnosi, panteismo, magia, divinità dell’uomo, androginia di Dio.

Hermes viene definito "the father of Wisdome" ("il padre della Sapienza") o "the Father of wise men" ("il padre degli uomini saggi"). In un testo alchemico italiano del veneziano Giovan Battista Agnello (o Agnelli), stampato a Londra nel 1566 col titolo "Apocalypsis spiritus secreti", si parla di Hermes come il padre di tutti i filosofi. Insomma è innegabile una presenza alchemico-ermetica, molto discreta, nella mentalità massonica tradizionale.

Tra la fine del Trecento e inizi del Quattrocento, da documenti di Muratoria britannica si evince che accanto alla devozione biblica e alla professione di fede cristiana, inizia a intravedersi uno spirito esoterico, gnostico, ermetico, che apparirà più chiaro nella Massoneria moderna fino ai nostri giorni.

Un testo di magia angelica medievale, “Ars Notoria”, tradotto in inglese da Robert Turner, comincia con la lode alla SS. Trinità e pretende di insegnare l’Arte che Dio ha insegnato, tramite un Angelo, a Re Salomone, Arte che permette di conoscere tutte le Arti e le 7 Scienze Liberali. Ci sono anche preghiere agli Angeli per conoscere tutte le Scienze, inclusa la Geometria.

Esiste un’interessante somiglianza tra l’episodio della Torre di Babele (dove l’Uomo pretende di salire da solo al Cielo), lo spirito della magia (che è la pretesa di manipolare il Sacro o il Divino) e la Ritualità Massonica post 1717, la quale, prescindendo da Dogmi e da Autorità religiose, pretende di collegare al Divino i suoi Iniziati, ossia uomini di tutte le religioni, e di rendere Sacro lo spazio rituale della Loggia. Questa è appunto magia "liberomuratoria", peculiare ed intrinseca alla ritualità della Massoneria regolare e tradizionale post-1717.

Inoltre, l’origine cainita (ovviamente non storica, ma filosofica, esoterica) della Geometria-Muratoria prima del 1717, richiama alla mente una teoria che compare nella letteratura massonica sin dalla metà del secolo XIX secolo: Hiram Abiff, architetto del Tempio di Salomone ed eroe dei Maestri Massoni, è discendente di Tubalcain (uno dei quattro figli di Lamech) che a sua volta discende da Caino il quale è nato dall’unione di Eva non con Adamo ma con Satana o Lucifero). Questa leggenda esoterica non è un’invenzione ottocentesca ma si trova già nel testo cabalistico medievale dello “Sefer-Ha-Zohar”.

Di seguito riporto vari passi biblici correlati con la massoneria:

Samuele II  5, 11-12
11 Hiram re di Tiro inviò a Davide messaggeri con legno di cedro, carpentieri e muratori, i quali costruirono una casa a Davide. 
12 Davide seppe allora che il Signore lo confermava re di Israele e innalzava il suo regno per amore di Israele suo popolo.  

Re I 5, 15-18
15 Salomone aveva inoltre settantamila uomini che trasportavano carichi e ottantamila tagliapietre sui monti,
16 senza contare i tremilatrecento capi preposti da Salomone alle varie attività e a sorvegliare le persone addette ai lavori.
17 Il re comandò di estrarre pietre grosse, pietre di valore e pietre squadrate per fare le fondamenta del tempio.
18 Così gli operai di Salomone e gli operai di Hiram e i Ghiblei estrassero le pietre, e prepararono il legname e le pietre per la costruzione del tempio.

Re I 6, 7
7 Per la sua costruzione si usarono pietre lavorate e intere; durante i lavori nel tempio non si udì rumore di martelli, di piccone o di altro arnese di ferro

Re I  7,  9-22
9 Tutte queste costruzioni erano di pietre scelte, squadrate a misura, tagliate con la sega di dentro e di fuori dalle fondamenta ai cornicioni, e al di fuori fino al cortile maggiore.  
10 Anche le fondamenta erano di pietre scelte, di pietre grosse, alcune di dieci cubiti e altre di otto cubiti.
11 Al di sopra c'erano pietre scelte, squadrate a misura e del legname di cedro.
12 Il grande cortile aveva tutt'intorno tre ordini di pietre squadrate e un ordine di travi di cedro, come il cortile interno della casa dell'Eterno e come il portico del tempio.
13 Il re Salomone fece venire da Tiro Hiram,
14 figlio d'una vedova della tribù di Neftali; suo padre era di Tiro e lavorava il bronzo; era pieno di sapienza, di intelligenza e di abilità per eseguire qualsiasi lavoro in bronzo Egli si recò dal re Salomone ed eseguì tutti i lavori a lui assegnati.
15 Fuse due colonne di bronzo. Ciascuna era alta diciotto cubiti e ciascuna aveva una circonferenza di dodici cubiti.
16 Fece anche due capitelli di bronzo fuso da mettere in cima alle colonne, un capitello aveva l'altezza di cinque cubiti e cinque cubiti era pure l'altezza del secondo capitello.
17 Fece quindi un reticolo con ghirlande a forma di catene per i capitelli che erano in cima alle colonne, sette per un capitello e sette per l'altro capitello.
18 Così fece le colonne e due file di melagrane tutt'intorno al reticolo, per coprire i capitelli che erano in cima alle colonne; fece la stessa cosa per entrambi i capitelli.
19 I capitelli che erano in cima alle colonne nel portico erano a forma di giglio, ed erano di quattro cubiti.
20 Inoltre sui capitelli in cima ad entrambe le colonne, al di sopra della parte convessa vicina al reticolo, c'erano duecento melagrane poste in fila tutt'intorno.
21 Poi installò le colonne nel portico del tempio; installò la colonna sulla destra e la chiamò Jachin, quindi installò la colonna di sinistra e la chiamò Boaz.
22 In cima alle colonne c'era un lavoro a forma di giglio. Cosi fu terminato il lavoro delle colonne.

Re II 12, 11-12
11 Poi consegnavano il denaro che era stato pesato nelle mani di coloro che facevano il lavoro, a cui era affidata la sorveglianza della casa dell'Eterno: e questi lo passavano ai falegnami e ai costruttori che lavoravano alla casa dell'Eterno,
12 ai muratori e ai tagliapietre, per comprare legname e pietre squadrate, necessarie per riparare i guasti della casa dell'Eterno e per tutte le spese fatte per riparare il tempio.

Re II 22, 5-6
5 Lo consegni agli esecutori dei lavori, addetti al tempio; costoro lo diano a quanti compiono le riparazioni del tempio, 
6 ossia ai falegnami, ai costruttori e ai muratori e l'usino per acquistare legname e pietre da taglio occorrenti per il restauro del tempio.

Cronache I 1, 1
1 Hiram, re di Tiro, inviò a Davide dei messaggeri, del legname di cedro, dei muratori e dei falegnami, per costruirgli una casa.  

Cronache I 22, 14-15
14 Ecco, anche in mezzo alle angosce, ho preparato per il tempio centomila talenti d'oro, un milione di talenti d'argento, bronzo e ferro in quantità incalcolabile. Inoltre ho preparato legname e pietre; tu ve ne aggiungerai ancora.
15 Ti assisteranno molti operai, scalpellini e lavoratori della pietra e del legno e tecnici di ogni sorta per qualsiasi lavoro.

Cronache II 2, 1
1 Salomone ingaggiò settantamila portatori, ottantamila scalpellini per lavorare in montagna e tremilaseicento sorveglianti.  

Cronache II 2, 13-14
13 Io ti mando un uomo abile e sapiente di mio padre Hiram,
14 figlio di una donna delle figlie di Dan, mentre suo padre era un uomo di Tiro. Egli sa lavorare l'oro, l'argento, il bronzo, il ferro, la pietra, il legno, la porpora, il violaceo, il bisso, lo scarlatto, e sa fare qualsiasi intaglio e ogni disegno che gli venga affidato. Egli lavorerà con i tuoi esperti e con gli esperti del mio signore Davide, tuo padre.

Cronache II 2, 17
17 Ne prese settantamila come portatori, ottantamila come scalpellini perché lavorassero sulle montagne e tremilaseicento come sorveglianti perché facessero lavorare quella gente.  

Cronache II 24, 12
12 Poi il re e Jehoiada lo davano a quelli che facevano il lavoro di servizio della casa dell'Eterno, ed essi pagavano gli scalpellini e i falegnami per restaurare la casa dell'Eterno, e anche i lavoratori del ferro e del bronzo per riparare la casa dell'Eterno.  

Cronache II 34, 11
11 Lo diedero ai falegnami e ai costruttori, per comprare delle pietre da tagliare, e del legname per l'armatura e la travatura delle case che i re di Giuda avevano distrutte.  

Esdra 3, 7
7 Allora diedero denaro ai tagliapietre e ai falegnami; e alimenti, bevande e olio alla gente di Sidone e di Tiro, perché trasportassero il legname di cedro dal Libano per mare fino a Giaffa: ciò secondo la concessione loro fatta da Ciro re di Persia.  

Giobbe 38, 6
6 Dove sono fissate le sue basi
o chi ha posto la sua pietra angolare,

Salmi 118, 22
22 La pietra, che i costruttori avevano rigettata è divenuta la testata d'angolo.  

Isaia 9, 9
«I mattoni sono caduti,
ricostruiremo in pietra;
i sicomori sono stati abbattuti,
li sostituiremo con cedri».

Isaia 28, 16-17
16 Dice il Signore Dio:
«Ecco io pongo una pietra in Sion, una pietra scelta, angolare, preziosa, saldamente fondata: chi crede non vacillerà.
17 Io porrò il diritto come misura e la giustizia come una livella.  

Matteo 21, 42
42 E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:
La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d'angolo; dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri?  

Marco 13, 1-2
1 Quel giorno, mentre Gesù usciva dal tempio, uno dei suoi discepoli disse: «Maestro, guarda che costruzioni meravigliose! E che decorazioni sulle pareti!»
2 Gesù rispose: «Guarda pure ora, perché non sarà lasciata una sola pietra sullʼaltra, ma soltanto delle rovine!»

Marco 12, 10-11
10 Non avete forse letto questa Scrittura:
La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d'angolo;
11 dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri»?  

Luca 20, 17-18
17 Allora egli si volse verso di loro e disse: «Che cos'è dunque ciò che è scritto:
La pietra che i costruttori hanno scartata, è diventata testata d'angolo?
18 Chiunque cadrà su quella pietra si sfracellerà e a chi cadrà addosso, lo stritolerà»  

Atti 4, 11
11 Questo Gesù è la pietra che, scartata da voi, costruttori, è diventata testata d'angolo.  

Pietro I 2, 4-8
4 Accostandovi a lui, pietra vivente, rifiutata dagli uomini, ma davanti a Dio scelta e preziosa, 5 anche voi, come pietre viventi, siete edificati per formare una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo. 
6 Infatti si legge nella Scrittura:
«Ecco, io pongo in Sion una pietra angolare, scelta, preziosa e chiunque crede in essa non resterà confuso».
7 Per voi dunque che credete essa è preziosa; ma per gli increduli «la pietra che i costruttori hanno rigettata è diventata la pietra angolare,
8 pietra d'inciampo e sasso di ostacolo».  

giovedì 13 gennaio 2022

Il misterioso mondo della sincronicità

A molte persone capita spesso di vedere sequenze numeriche armoniche, ad esempio guardando l'orologio succede a volte di osservare determinati numeri, come 11:11, 12:34, 03:33, ecc... Questi e altri modelli sincronici sono definite come delle strane "coincidenze" che sfidano la logica e spesso vengono spiegate tirando in ballo la magia o presenze spirituali. Anche la scienza ultimamente si sta occupando della relazione tra gli avvenimenti e la fisica quantistica con nuovi modelli matematici e teorie affascinanti sta rivoluzionando il modo di vedere la realtà.

Lo strano mondo della sincronicità

Cosa ti ha portato qui? Perché proprio in questo momento in cui potresti essere ovunque a fare qualcos'altro? Molte volte capita di porsi queste domande. Questi e altri quesiti rischiano di farti ammattire e a volte creano una strana e meravigliosa confusione. Ci s'invischia in elucubrazioni per dare un senso e un significato tangibile a tutto ciò..

Ciò che dobbiamo capire innanzitutto è che è difficile spiegare la sincronicità da un punto di vista puramente logico, anzi capita spesso di doversi arrendere ed ammettere di non essere in grado di trovare un senso ad alcuni avvenimenti che accadono. Questo perché non conosciamo perfettamente il modo di operare di forze superiori ed insondabili.
E' bene considerare quindi che la sincronicità non funziona sul piano razionale ma su di un livello più sottile, ciò nonostante, esercitando l'attenzione e la concentrazione, può essere compreso completamente o in parte dalla mente umana. 

Cos'è la sincronicità? 

La sincronicità è una sequenza di eventi che coincidono l'uno con l'altro e hanno significati importanti, correlati tra di loro. Questi eventi appariranno solo un caso se li osserviamo con superficialità, ma non sono in alcun modo una coincidenza. 

La sincronicità differisce dalla coincidenza. Una coincidenza potrebbe essere starnutire mentre allo stesso tempo scoppia un fuoco d'artificio. Può essere un po' strano che accada, ma nella maggior parte dei casi non ci sarebbe un significato importante.

Tipi di sincronicità:

  • Predittiva: ossia quando vedi, pensi o fai qualcosa che si collega a un risultato. L'esempio classico è pensare a qualcuno e ricevere in breve tempo una sua telefonata. 
  • Guida: ossia quando tutti i segni ti guidano verso un risultato specifico. Potresti pensare per esempio di rinunciare alla tua carriera musicale a causa della mancanza di opportunità e, proprio mentre stai per farlo, riceverai una proposta interessante di lavoro.
  • Ponderante: ossia quando si è costretti a riflettere a causa di un evento sincronistico. Un esempio potrebbe essere se decidessi di annullare la tua iscrizione in palestra e poi ti capita di guardare un programma in TV dove parlano dei benefici dell'attività fisica, facendoti riflettere se hai preso la decisione giusta o meno. 
  • Test: ossia quando la sincronicità ti mette alla prova. Per esempio hai cominciato a mangiare sano, e ti ritrovi con amici ad un buffet con cibi squisiti ma poco salutari. In questo caso la sincronicità sta testando la tua forza di volontà.

Le sincronicità accadono in continuazione

Una cosa che potete notare tutti è che ci sono sempre state delle sincronicità nelle nostre vita. Di queste molte non vengono comprese subito, o addirittura non verranno mai nemmeno percepite. Bisogna avere una mente allenata e aperta e per riconoscerle.
La vera sfida sta nel capire gli eventi sincronici e assecondarli. La cosa magica è che più li asseconderai più avverranno.
Non andare alla ricerca di qualcosa che non c'è, che esiste solo nella tua mente, ma impara a riconoscere un evento sincronico distinguendolo dalle banali coincidenze. Se una perfetta combinazione di eventi sembra caderti dal cielo nel momento perfetto e decidi di non seguirla, stai sprecando un'occasione che la sincronicità ti sta donando.
Quando inizierai a vivere e seguire pienamente questi eventi sincronici inizierai a ricevere dei piccoli segni, come ad esempio l'apparizione di numeri sempre uguali che nascondono un significato e un messaggio spirituale.

Sincronicità nella tua vita

Prova a ripensare ad ogni evento significativo della tua vita, sono sicuro che è pieno di sincronicità e di solito è più importante è l'evento e più sincronicità viene espressa. Pensate ad esempio a come avete conosciuto l'amore della vostra vita, oppure come avete scelto dove abitare. Ripensate anche alle occasioni mancate, a quando non avete dato retta a segnali particolari e avete chiuso la porta alla sincronicità.

Perché esiste la sincronicità? 

La sincronicità serve a molti scopi; può servire ad esempio a ricordarti che sei sulla strada giusta o al contrario che ti sei smarrito. Può essere di orientamento nelle decisioni importanti, a volte può metterti alla prova, a volte invece ti porterà a formare relazioni significative e altre volte è lì solo per farti riflettere, per far si che ti fermi e sii presente a te stesso. Concludendo la sincronicità è una straordinaria risorsa ed opportunità che l'universo ci ha dato per cogliere ogni occasione e migliorare la nostra vita.

lunedì 10 gennaio 2022

Paura e meditazione

La paura è uno degli istinti animali più importanti, essa ha giocato un ruolo determinante per l'evoluzione degli esseri viventi. Senza la paura si morirebbe nei modi più stupidi e saremmo condannati ad estinguerci presto. Ci sono paure ataviche e ancestrali che ci portiamo dentro il nostro DNA ed esistono poi molti altri tipi di paura, di vario genere ed intensità. Spesso la paura è solo frutto della nostra mente e non trova corrispondenza nella realtà. Quando queste paure prendono il sopravvento sulla nostra mente si trasformano in stati ansiosi che possono sfociare in veri e propri attacchi di panico. Tra le varie tecniche per superare la paura una delle più efficaci è la meditazione. Controllare la mente e il respiro è fondamentale per tenere a bada le nostre paure. Ma raggiungere un livello che dia dei risultati apprezzabili e dei benefici duraturi richiede tempo e costanza. Bisogna inoltre far presente che per chi non è avvezzo alle pratiche meditative l'inizio potrebbe risultare destabilizzante, poiché durante la meditazione si avvertono sensazioni nuove e intense che ad un neofita potrebbero spaventare ed accrescere la paura invece di diminuirla. Ci sono vari tipi di meditazione e ognuna ho uno scopo ben preciso. Per quanto riguarda la paura le tecniche meditative principali si dividono in 3 fasi: 

  • calmare
  • prendere coscienza
  • riprogrammare

Calmare la mente non è cosa facile perché il cervello umano è abituato a lavorare incessantemente ed è bombardato da tantissimi stimoli esterni. I pensieri si susseguono senza sosta e spezzare questo meccanismo è molto difficile. Fare vuoto dentro la mente serve per allenarla a fare spazio a nuovi pensieri e ad essere pronti per la seconda fase della meditazione, prendere coscienza.  

Per quanto riguarda la paura la meditazione non deve limitarsi solo a svuotare la mente dai pensieri negativi, perché le ansie potrebbero bussare nuovamente alle porte, anche con maggiore insistenza. La seconda fase serve appunto a capire perché in noi ci sono queste paure, bisogna perciò entrare in uno stato di profonda trance, osservare le proprie paure e prendere consapevolezza del come si sviluppano.

La terza fase della meditazione serve per sviluppare tecniche immaginative e sviluppare nuovi meccanismi mentali. Le tecniche immaginative permettono di focalizzare l'attenzione verso dei pensieri positivi e calmanti. Possiamo immaginarci in una situazione piacevole o legarci ad un ricordo dell'infanzia che ci faceva sentire al sicuro. Mettendo in atto questi nuovi meccanismi mentali permetterà di affrontare le paure nel migliore dei modi.

In questo link meditazione troverete consigli e tecniche utili.

Non fidatevi di chi vi dice che meditare è semplice, molti confondono il rilassamento con la meditazione. Molti credono di meditare solo perché stanno immobili con gli occhi chiusi, ma si può meditare anche passeggiando con gli occhi aperti.  Concentrarsi totalmente su quello che si sta facendo in quell'istante è una forma fenomenale di meditazione. Provate a sciacquare i piatti concentrandovi solo su quello, vedrete che ben presto la vostra mente partirà per mille destinazioni. Fermare la mente su di una determinata azione è un ottimo allenamento. Questo metodo oltre ad allenare la concentrazione aumenta anche la forza di volontà. Quest'ultima è fondamentale per vincere le paure, perché dopo aver preso consapevolezza delle forze scatenanti che innescano le nostre paure dobbiamo avere la forza di volontà e il coraggio di sfidare le nostre paure e non ritornare ai meccanismi mentali che ci farebbero ripiombare nella paura. 

Può essere utile anche ascoltare determinati suoni durante la meditazione, come quelli scaturiti da campane tibetane, suoni binaurali o rilassanti.

Il respiro è un altro aspetto determinante per meditare correttamente e connetterci con la parte più intima di noi. Il respiro controllato ed osservato oltre a calmarci può farci cadere in uno stato di trance che è la chiave per lavorare al nostro interno. Durante lo stato meditativo possono manifestarsi angosce e paure irrazionali, ed è in questo caso che il respiro diventa ancora più importante per non spaventarci e mollare. La respirazione diaframmatica rimuove i blocchi emotivi e scioglie le tensioni muscolari. Focalizzare l'attenzione sul respiro è importante soprattutto per chi sperimenta la meditazione per le prime volte, per controllare che si respiri correttamente e per allenare la concentrazione.

La meditazione è una importante risorsa a nostra disposizione, molto antica e tramandata da millenni.  Anni e anni di esperienza e perfezionamento hanno sviluppato tecniche sempre più efficaci per farci vivere meglio.