sabato 20 maggio 2017

Vaccini: obbligo o verità?

Perché i medici raccomandano le vaccinazioni

Sono molteplici le ragioni che spiegano perché la stragrande maggioranza dei medici supporta le vaccinazioni. 
I medici vengono formati nelle facoltà di medicina, che sono fortemente influenzate dalle aziende farmaceutiche e dalle istituzioni governative. Entrambe sostengono l'idea che le vaccinazioni rappresentino lo strumento primario per prevenire le malattie. I medici sono nelle mani di organizzazioni professionali che raccomandano i vaccini e si trovano cosi a scegliere tra vaccinare o affrontare le conseguenze professionali e finanziarie negative del loro rifiuto. 

Le facoltà di medicina istruiscono i futuri medici a rispettare i programmi di vaccinazione e conformarsi a tutti gli altri medici. Vengono indottrinati con il mantra affermante che "i vaccini sono sicuri ed efficaci". I medici vengono anche formati su come parlare ai genitori esitanti e dubbiosi, e su come spaventarli gonfiando enormemente i rischi di non essere vaccinato e che nulla deve essere detto sui possibili rischi.
I medici imparano molto sulle malattie nelle facoltà di medicina, ma imparano molto poco riguardo la composizione dei vaccini. Non studiano come la ricerca viene effettuata, come agisce il vaccino e non analizzano gli studi fatti sulla loro sicurezza. Così, quando i pazienti vogliono qualche informazione in più tutto ciò che possono davvero dire come medici è che le malattie sono pericolose e i vaccini sono la panacea.


Ai medici viene insegnato che le vaccinazioni rappresentano l'unico metodo per l'eliminazione delle malattie. La loro formazione si concentra sul grande pericolo di quelle malattie che una volta erano comuni tra la popolazione, ponendo l'enfasi circa la morte e la miseria che queste malattie hanno portato, e che i vaccini sono lo strumento migliore per l'eliminazione di talie minaccia, omettendo però di elencare i pericoli della vaccinazione.
Le aziende farmaceutiche elargiscono ogni anno cospicue donazioni alle scuole di medicina, ed essendo i creatori dei vaccini, si percepisce il conflitto d'interessi e l'intenzione di trarne profitto, insegnando agli studenti di medicina, i futuri medici, l'importanza delle vaccinazioni per la salute. 
Anche le istituzioni governative finanziano le scuole di medicina, esercitando una grande influenza sull'indottrinamento degli studenti. I medici sono ricompensati per l'incremento delle vaccinazioni, perciò ricevono degli incentivi che mirano ad aumentare i tassi di vaccinazione. 
I medici ospedalieri che non riescono a rispettare i piani di vaccinazione affrontano conseguenze negative, rischiando di perdere i privilegi e l'ostracismo dei loro colleghi. 
Essi possono perdere un importante fonte di reddito se vaccinano meno, nei casi più gravi possono rischiare il licenziamento, e per chi si schiera apertamente contro le vaccinazioni il rischio è la radiazione dall'ordine dei medici.
I medici vivono in un mondo in cui le vaccinazioni sono una parte fondamentale della loro formazione medica, e vengono istruiti su come raggiungere elevati tassi di vaccinazione.
Un medico ha tutto da guadagnare nell'essere ortodosso al sistema, e tutto da perdere se osa porsi domande e mettere in dubbio la sicurezza dei vaccini.

Il Decreto Legge 

Con un decreto legge il Consiglio dei ministri ha reintrodotto l'obbligatorietà delle vaccinazioni a scuola. Da 0 a sei anni, in assenza dei vaccini i bambini non potranno accedere ad asili nido e scuole materne.
Dai 6 ai 16 anni invece si dovrà presentare alla scuola il certificato di vaccinazione, altrimenti il dirigente scolastico farà una segnalazione alla Asl, la quale contatterà la famiglia e darà un arco di tempo nel quale effettuare la vaccinazione al proprio figlio, se non lo farà andrà incontro a multe pesanti, fino a 7.500 euro. Chi violerà l'obbligo sarà segnalato dalla ASL al Tribunale dei Minorenni per la sospensione della potestà genitoriale. Sono 12 le vaccinazioni obbligatorie per l'iscrizione a scuola.
L'obbligo delle vaccinazioni per l'iscrizione a scuola scatterà dal prossimo settembre per la fascia di età 0-6 anni, ma questa strada dell'obbligo riguarda l'intero arco da 0 a 16 anni anche se con modalità diverse, e il controllo avverrà ogni anno. 
Questo in sintesi il DL del ministro della salute Beatrice Lorenzin.

In conclusione

L'ottusità di un provvedimento simile, dove si minaccia i genitori di subire sanzioni pecuniari elevate e addirittura di perdere la potestà genitoriale, evidenzia l'incompetenza della classe politica in tema di salute pubblica. L'obbligo vaccinale, oltre ad essere incostituzionale e a ledere la libertà personale, non esiste negli altri Paesi, dove la gente può informarsi liberamente ed agire consapevolmente. In Italia manca un vero dibattito al riguardo, le posizioni estreme di chi e pro e contro i vaccini non permette una seria discussione efficace e libera da preconcetti. Ancora una volta la tecnica "problema-reazione-soluzione" ha avuto la meglio sulla logica e il buon senso. Un altro pezzo di libertà è stato perso, questa volta in nome di un emergenza sanitaria che non esiste. Le emergenze sanitarie riguardano: il fumo, l'alcol e le droghe, sempre più diffuse fra i giovanissimi, il cibo spazzatura, gli OGM, la ludopatia, la povertà che non permette di curarsi, le malattie sessualmente trasmissibili in aumento, l'inquinamento ambientale. "Ringraziamo" ancora una volta la lungimiranza dei politici nostrani per averci dato l'ennesimo buon motivo per andar via dall'Italia e non far crescere i nostri figli nel nostro, ormai ex, bel Paese.

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