Un ricercatore della Humboldt University di Berlino ha decifrato una
tavoletta di argilla proveniente dell'antica Babilonia che rafforza la teoria secondo la quale i popoli mesopotamici erano in possesso di conoscenze matematiche ed astronomiche molto avanzate. L'antica tavoletta babilonese è stata tradotta dall'archeoastronomo Mathieu Ossendrijver.
Dopo attenti studi, i ricercatori hanno concluso che gli antichi astronomi babilonesi erano in
grado di calcolare i precisi movimenti celesti di Giove con l'aiuto
di un'antica forma di calcolo geometrico, che, secondo gli studiosi
tradizionali, non è mai stata usata da nessun altro nel corso dei millenni successivi.
Il sito di divulgazione scientifica "Science Alert" riferisce a tal proposito:
“Questo significa che questi antichi astronomi mesopotamici non
solo avevano capito come predire i percorsi di Giove più di 1000 anni
prima che esistessero i primi telescopi, ma hanno anche utilizzato tecniche matematiche che avrebbero formato le basi del calcolo
moderno come lo conosciamo oggi.”
La scoperta è interessante, dal momento che la tavoletta appartiene ad
un gruppo di centinaia di altre tavolette che sono state recuperate dagli scavi nel
corso del XIX secolo, ed i ricercatori di tutto il mondo stanno lavorando da anni per cercare di decodificarle tutte.
Questa tavoletta è solo una delle prove che suggeriscono che gli antichi astronomi avevano la
conoscenza e la capacità di calcolare sia la velocità sia la distanza
degli oggetti celesti. La tavoletta dimostra che gli antichi
astronomi babilonesi tracciavano i movimenti di Giove nel cielo in un determinato
periodo di tempo. Hanno raggiunto questo risultato misurando la velocità
del pianeta ogni singolo giorno e usato forme avanzate di calcolo
geometrico che ha permesso loro di misurare con precisione la velocità del pianeta dal primo al sedicesimo giorno e tracciarne lo spostamento.
Gli antichi astronomi babilonesi hanno calcolato l'area all'interno di un trapezio, che ha
permesso loro di scoprire dove il pianeta fosse situato nel
cielo. Questo secondo i ricercatori, è lo stesso legame tra
velocità e spostamento, che viene insegnato oggi nelle scuole.
È interessante notare che gli scienziati moderni come gli studiosi del XIV secolo possiedono la stessa comprensione circa velocità e spostamento. Hanno
anche collegamenti circa l'uso della forma trapezoidale. Queste idee erano gli
antecedenti del calcoli sviluppati da Newton e Leibniz, ma i
Babilonesi ci sono arrivati molto prima.
Questa scoperta è unica e
innovativa, e dimostra quanto poco sappiamo delle antiche
civiltà come i Babilonesi, gli Egizi, gli Aztechi e Maya. Questi erano tutti popoli con astronomi incredibilmente abili, nonché di ricercatori e
costruttori che hanno compiuto imprese incredibili migliaia di anni
fa.
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