"Google si autodefinisce come
un'azienda tecnologica amichevole e user-friendly, cresciuta nel tempo ed arrivata alla ribalta attraverso una combinazione di abilità,
fortuna e innovazione. Questo è vero. Ma è un semplice
frammento della storia. In realtà, Google è una cortina
fumogena dietro la quale si nasconde il complesso
militare-industriale statunitense." - Nafeez Ahmed
La CIA ha fatto di Google uno strumento per la sorveglianza di massa.
Andando indietro nel tempo in cui Google stava costruendo il suo impero, e non
era il nome famoso che ora tutti conosciamo, ricordo di aver iniziato ad usare questo nuovo motore di ricerca poiché ero insoddisfatto della lentezza di Microsoft Explorer e di Mozilla Firefox.
Per
essere onesti, sapevo molto poco di Google, e nemmeno ero a conoscenza
della tecnologia rivoluzionaria che era alla base del loro
servizio.
In seguito con
una semplice ricerca su Internet (tramite Google, nientemeno), ho compreso quanto "inquietante" sia il sistema di registrazione di ogni ricerca effettuata, ogni email inviata, compresi i metadati.
Le notizie allarmistiche, hanno confermato come l'avvento di Google e la sua ampia raccolta di dati rappresenti un
incubo per la privacy delle persone, e contribuirebbe a costituire uno stato
di sorveglianza sempre più imponente ed invasivo in tutto il mondo.
Queste non sono paranoie da complottisti. Dopotutto, se non stai facendo
qualcosa di sbagliato, perché preoccuparti se hanno una registrazione delle tue e-mail e delle tue attività online di oltre dieci anni fa?
Nel corso degli anni, ho compiuto ricerche sui pericoli della sorveglianza invasiva e sulla raccolta di massa dei dati sensibili della popolazione, insieme alle sue ramificazioni di vasta
portata, e ho cosi capito che quei primi "allarmisti" non erano dei visionari.
In realtà, potrebbero aver notevolmente
sottovalutato la situazione in cui ci troviamo oggi. Ecco perché
è così inquietante scoprire che le vere origini di Google sono
strettamente legate alla CIA e all'NSA.
Follow the
Money
"Nel 1994 ... due giovani studenti della Stanford University, Sergey Brin e Larry Page, fecero il
loro passo in avanti nella prima applicazione automatizzata per il
web crawling e il page ranking. Quell'applicazione rimane il
componente principale di ciò che alla fine è diventato il servizio
di ricerca di Google. Brin e Page avevano svolto il loro lavoro
con il finanziamento della Digital Library Initiative (DLI), un
programma multi-agenzia della National Science Foundation (NSF),
della NASA e della DARPA .
Ma
questo è solo un lato della storia.
Durante lo sviluppo
del motore di ricerca, Sergey Brin ha conferito regolarmente e
direttamente a due persone che non erano affatto docenti di Stanford:
il Dr. Bhavani Thuraisingham e il Dr. Rick Steinheiser. Entrambi erano
rappresentanti che si occupavano di un sensibile programma di ricerca della comunità
dei servizi segreti degli Stati Uniti, finalizzato alla sicurezza delle
informazioni e il data mining, questo è ciò che scrive la giornalista
investigativa Nafeez Ahmed.
Thuraisingham ha dichiarato che dal 1993 al 1999 l'Intelligence Community [IC] ha avviato un programma chiamato
Massive Digital Data Systems (MDDS) che stavo gestendo per la
comunità di intelligence.
Con
l'intento di sviluppare tecnologie di gestione dei dati per
gestire diversi terabyte a petabyte di dati, nonché l'elaborazione delle query, la gestione delle transazioni, quella dei metadati, e infine la gestione dello storage e l'integrazione dei dati,
il programma MDDS ha finanziato 15 progetti di ricerca in diversi
università, tra cui Stanford.
Durante l'Annual
Intelligence Community Symposium del 1995, un abstract elenca fra i principali sponsor del programma nientemeno
che l'NSA, l'Ufficio di Ricerca e Sviluppo della CIA e il
Community Management Staff (CMS) che opera sotto il Direttore della
Central Intelligence .
In effetti, il fondatore di
Google, Sergey Brin, è stato in parte finanziato da questo programma
mentre era studente di dottorato presso la Stanford. Insieme al
suo consulente Prof. Jeffrey Ullman e un capo ricercatore della MITRE Corporation, il
dott. Chris Clifton, hanno sviluppato il sistema Query Flocks, che ha prodotto soluzioni per
estrarre grandi quantità di dati memorizzati nei
database.
"Ricordo di aver visitato Stanford con il
dott. Rick Steinheiser della Intelligence Community e di aver incontrato il signor Brin. Infatti, l'ultima volta che ci siamo
incontrati nel settembre 1998, il signor Brin ci ha mostrato il suo
motore di ricerca che è diventato Google subito dopo [nel settembre
1998] ", ha affermato Thuraisingham.
Questa non è la prima
volta che l'intelligence americana ha finanziato i migliori
scienziati americani, c'è una lunga storia di collaborazione, tra
cui la bomba atomica, la tecnologia satellitare e l'esplorazione spaziale.
La stessa Internet è stata resa possibile
grazie al supporto dell'intelligence negli anni '70, quando l'Agenzia
per la difesa avanzata dei progetti di ricerca (DARPA), un'agenzia del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti
responsabile dello sviluppo di nuove tecnologie per i militari, ha
collegato quattro supercomputer allo scopo di gestire grandi
trasferimenti di dati.
L'agenzia ha poi affidato le sue
operazioni alla National Science Foundation (NSF), che a sua volta ha
diffuso la rete attraverso migliaia di università e, in seguito,
alla popolazione.
Negli anni '90, i budget militari e di
intelligence non erano in grado di tenere il passo con i progressi
tecnologici, tuttavia l'amministrazione Clinton ha visto
un'opportunità per finanziare questi progetti attraverso il settore
privato, poiché questo aveva a disposizione vaste risorse. Se
l'intelligence degli Stati Uniti voleva condurre una sorveglianza di
massa, avrebbe avuto bisogno dell'aiuto di università e società di
supercalcolo.
Con la concessione MDDS, Google è nata, si è espansa e ha superato i sogni più selvaggi della comunità dei servizi
segreti. Ecco creato un sistema di rete in grado di organizzare
informazioni di alto livello e tracciare gruppi di persone affini su
Internet, identificandoli con le loro impronte "digitali".
Il motivo apparente di questo sistema di controllo potrebbe essere quello di individuare, in questo nuovo mare di
informazioni, i probabili terroristi e sventare possibili attentati. Ma c'è un
problema. Approvato in fretta, dopo 45 giorni dall'11
settembre in nome della sicurezza nazionale, il Patriot Act è stato
il primo di molti cambiamenti alle leggi di sorveglianza che hanno
reso più facile al governo spiare gli americani ed espandendo
l'autorità per monitorare le comunicazioni telefoniche ed e-mail,
raccogliere documenti di segnalazioni bancarie e creditizie e infine monitorare l'attività di innocenti cittadini su Internet.
Mentre molti americani pensano che
sia stato creato per fermare i terroristi, in realtà il Patriot Act trasforma i normali cittadini in sospetti e potenziali criminali.
La
tecnologia tende a divenire sempre più importante nella nostra vita quotidiana, ma dobbiamo chiederci fino a quale prezzo vale la pena barattare sicurezza e innovazione in cambio della nostra privacy e libertà.
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